Etiopia: la Procura di Roma apre indagine sui morti italiani nel disastro aereo
Tre le vittime anche i romani Paolo Dieci, Pilar Buzzetti e Virginia Chimenti
La Procura di Roma ha aperto un'indagine sulla morte degli otto italiani morti nel disastro aereo del Boeing 737 della Ethiopian Airlines. Il fascicolo è coordinato dal procuratore Giuseppe Pignatone ed al momento è senza indagati nè ipotesi di reato.
Tra le vittime dell'incidente, che si è verificato poco dopo il decollo da Addis Abeba, l'archeologo siciliano Sebastiano Tusa, l'archeologo di fama internazionale che era atteso il prossimo 4 aprile nella Città Eterna. Con lui anche i romani Paolo Dieci, Pilar Buzzetti e Virginia Chimenti. Ma anche Joana Toole, Djordje Vdovic e Rosemary Mumbi. Romani e stranieri che, per motivi di lavoro, vivevano nella Capitale.
"La tragedia aerea in Etiopia mi addolora profondamente. Il Paese guarda con riconoscenza al loro impegno professionale e di vita, speso sul terreno della cultura e dell'archeologia, della cooperazione, di organizzazioni internazionali a servizio dello sviluppo umano. Nel rendere omaggio alla loro memoria, rivolgo sentimenti di partecipazione e cordoglio ai familiari delle vittime e alle istituzioni che hanno visto il loro impegno", ha commentato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.