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Cronaca

Il processo per Alberto Palladino aggiornato all'8 maggio

La prima udienza del processo a carico del giovane dirigente di CasaPound dura solo pochi minuti. Palladino ha chiesto la modifica del regime cautelare

E' durata solo pochi minuti la prima udienza del processo a carico di Alberto Palladino, il dirigente di CasaPound accusato di aver aggredito cinque militanti del Pd lo scorso novembre. Il giudice monocratico della II sezione ha rinviato il processo al prossimo 8 maggio quando saranno ascoltati i cinque ragazzi militanti del Pd.

Al termine dell'udienza Palladino ha preso la parola chiedendo la modifica del regime cautelare che lo vede agli arresti domiciliari da 4 mesi dopo 23 giorni di carcere: "L'operazione del mio arresto ha visto l'impiego di venti agenti, neanche fossi un narcotrafficante -ha detto Palladino- sono ai domiciliari perché accusato di aver aggredito, da solo, ben 5 persone: non conosco le arti marziali e non ho neanche un gran fisico. Oggi chiedo al giudice di poter tornare ad un regime cautelare più leggero".

In aula presenti anche alcuni rappresentanti del Pd, tra cui il segretario romano Marco Miccoli che ha dichiarato: "Siamo qui per ribadire la nostra solidarietà ai ragazzi aggrediti che hanno avuto il coraggio di denunciare quanto subito. Intorno a questo processo c'è un brutto clima e quindi chiediamo che l'attenzione resti alta affinché i giudici possano lavorare in piena serenità".

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