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Cronaca Nomentano / Piazzale di Porta Pia

Casa, movimenti in corteo dalla Sapienza a Porta Pia: "Qui in tendopoli fino a sabato"

Dopo il blitz di ieri presso il gruppo capitolino di via delle Vergini gli attivisti scendono in piazza: "Rimarremo in presidio fino alla manifestazione contro il governo Renzi"

Prima l'assemblea pubblica nel piazzale Aldo Moro davanti all'Università la Sapienza, poi un breve corteo fino a Porta Pia dove partirà anche la manifestazione nazionale di sabato. I movimenti per il diritto all'abitare scendono in piazza per prendere parola sul blitz di ieri presso i gruppi consiliari di via delle Vergini ma anche per "rilanciare con forza l'appuntamento di sabato prossimo contro i provvedimenti in tema di casa e lavoro del Governo Renzi".

Appuntamento alle 17, il corteo ha iniziato a muovere i primi passi su viale di Castro Pretorio intorno alle 18 dietro lo striscione “Roma non si vende. Casa e reddito per tutti”. Obiettivo: stabilire un presidio nella piazza che nell'ottobre scorso ospitò l'accampata dei movimenti. “Staremo qui fino al 12 aprile quando proprio da questa piazza partirà il corteo nazionale contro il governo Renzi, in particolare il decreto Lupi, impropriamente chiamato Piano casa, che riteniamo un vero e proprio attacco alle occupazioni, ma anche contro il 'Jobs Act' che ci costringe ancora a una vita di precarietà” spiegano.

Casa, corteo dalla Sapienza a Porta Pia (foto Andrea Ronchini)

Tra le motivazioni del corteo di oggi anche una presa di parola “collettiva” sulla “criminalizzazione che è avvenuta in merito ai fatti presso il gruppo del Pd”. Scrivono i movimenti: “L'iniziativa di ieri, nata sulla scia degli sgomberi avvenuti il 7 aprile voleva mettere in evidenza il disagio di chi, impossibilitato a vivere nella crisi, ha deciso di occupare per provare a darsi una prospettiva di vita degna” si legge in una nota che invita gli attivisti a partecipare all'assemblea. “Gli sgomberi immediati, avvenuti senza alcuna interlocuzione né mediazione politica e in alcuni casi calcando i manganelli, uniti alle dichiarazioni del capogruppo capitolino del Pd, hanno lasciato frustrazione. Per questo ieri intendavamo tenere una conferenza stampa nella sede dei gruppi consiliari, con l'intenzione di spiegare a chi amministra la città che è pericoloso scaricare questioni sociali alla gestione dell'ordine pubblico”.

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