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Cronaca

Mafia capitale, il prefetto e l'incontro con Buzzi: "Mai ricevuto pressioni. Dissi di no"

Pecoraro ha chiarito il suo operato nel corso di una conferenza stampa. Al centro un progetto di accoglienza migranti: "Su Castelnuovo di Porto gli dissi di no. Per prassi contattai tutti i sindaci coinvolti"

“Inesattezze” di stampa. Vicine alla “diffamazione”. Il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro durante una conferenza convocata oggi a Palazzo Valentini ha difeso il suo operato smentendo così alcune notizie diffuse mezzo stampa secondo cui la prefettura avrebbe ricevuto pressioni per una convenzione con le cooperative di Buzzi per il centro di accoglienza di Castelnuovo di Porto.

Nel mirino, un incontro tra Pecoraro e Buzzi risalente allo scorso 18 marzo. Al centro dell'incontro ci sarebbe stata la valutazione in merito alla possibile assegnazione per una delle sue cooperative dell'accoglienza e la gestione di 400 immigrati in 100 appartamenti a Castelnuovo di Porto, di proprietà della cooperativa stessa. L'esito però fu negativo. Lo stesso giorno dell'incontro dalla prefettura partì una lettera al sindaco di Castelnuovo, in cui venivano chieste delucidazioni sugli ostacoli all'utilizzo degli appartamenti.

Una prassi, per il prefetto Pecoraro che ha spiegato come la missiva sia stata inviata “automaticamente, come tutte le altre a tutti gli altri sindaci del territorio e al questore di Roma”. L'iter è stato spiegato da Pecoraro: "Dal ministero arriva una circolare in cui si avverte la Prefettura dell'arrivo dei migranti, nelle settimane e nei mesi a venire. Quanti sono e da dove vengono. La Prefettura manda l'informativa ai territori i quali a loro volta raccolgono le offerte delle associazioni. L'accoglienza o il rigetto di queste ultime vengono decise dalla Prefettura stessa dopo aver interpellato anche la Questura per eventuali motivazioni ostative” ha continuato. La proposta di Castelnuovo di Porto, spiega Pecoraro venne rigettata perchè “sul quel territorio non c'erano forze dell'ordine sufficienti per un aumento della popolazione migrante e perché sul territorio pesa anche la presenza del Cara”.   

Pecoraro ha inoltre spiegato di non conoscere Buzzi. “L'ho incontrato su richiesta di Gianni Letta. All'epoca non sapevo chi fosse ma gli ho detto che non era possibile incrementare il numero di migranti a Castelnuovo di Porto”.  Nessuna pressione quindi: “Dopo l'incontro, in cui ho detto no all'incremento dei migranti a Castelnuovo di Porto, non ho più ricevuto richieste in tal senso dalla cooperativa Eriches di Buzzi”. L'incontro con il presidente di una cooperativa che collabora con la prefettura “è normale” ha spiegato Pecoraro: “Molte volte ho incontrato monsignor Feroci, cosí come molti altri”.

Intanto per Massimo Carminati, considerato dagli inquirenti al vertice della 'cupola mafiosa' potrebbe arrivare il carcere duro. La procura infatti avrebbe richiesto il 41 bis. L'uomo è detenuto nel carcere di massima sicurezza  di Tolmezzo.

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