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Cronaca

Bruciano fili elettrici lungo il Tevere: arrestati col rame ancora 'fumante'

I cittadini si erano lamentati delle continue esalazioni tossiche in zona. I vigili urbani, a seguito delle segnalazioni, sono intervenuti riuscendo a individuare i responsabili

Negli scorsi giorni tanti cittadini residenti in zona Salaria avevano segnalato ai vigili urbani la presenza di esalazioni nocive provenienti dalle sponde del Tevere. Ad accenderli e alimentarli erano stati alcuni senza fissa dimora che bruciavano materiale elettronico ed elettrico proveniente dal rovistaggio diurno nei cassonetti dell’immondizia. La plastica dei componenti e quella di rivestimento dei fili elettrici veniva bruciata per ricavarne del prezioso rame.

Oggi gli agenti della Polizia Roma Capitale del II e del IV Gruppo sono riusciti a scoprire i responsabili dei falò inquinanti. Le indagini svolte nei giorni scorsi hanno permesso di individuare esattamente i luoghi in quanto caratterizzati, oltre che dai focolai ancora fumanti, da cumuli di scarti plastici e metallici. Questa notte è scattata l’operazione congiunta che ha portato al fermo per identificazione e alla denuncia di due uomini: un 45enne romeno e un 19enne bosniaco.

Sono stati bloccati dai vigili mentre si incamminavano nel sentiero erboso che portava dal fiume verso la Salaria con un carrello di supermercato carico di rame ancora fumante. Tutto 'l’oro rosso' è stato sequestrato e gli inquinatori dovranno ora rispondere penalmente della discarica lungo l’area fluviale protetta e della contaminazione ambientale prodotta con la combustione della plastica.

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