Non piove solo nelle scuole e nei seminterrati dei cittadini. Anche in aula Giulio Cesare basta qualche ora di pioggia battente e servono secchi a terra per evitare allagamenti. Ieri sera l'acqua scendeva dal soffitto, così gli inservienti sono stati costretti  a posizionare due secchi sul pavimento della sala, all'altezza delle poltroncine riservate al pubblico. Ma non è la prima volta che succede. 

Anche durante l'ultimo nubifragio che si era abbattuto sulla Capitale la pioggia era 'entrata' nell'aula del consiglio: solo qualche goccia e macchie da infiltrazione su soffitto e qualche muro. Peccato che l'aula sia stata oggetto di restauro nel 2010, con un costo di 2,5 milioni di euro e lavori coordinati dalla Sovrintendenza comunale ai Beni Culturali. 

"Questa sera ho dovuto constatare in aula Giulio Cesare un nuovo episodio di infiltrazione di acqua piovana proveniente dal tetto di palazzo Senatorio, dove sono attualmente in corso lavori di manutenzione straordinaria. Ho quindi nuovamente sollecitato gli uffici, così come avevo fatto dopo l'analogo episodio accaduto il 6 novembre, ad intervenire con urgenza al fine di garantire l'agibilità dell'aula". Lo dichiara il presidente dell'Assemblea Capitolina Mirko Coratti.

"Al tempo stesso ho chiesto chiarimenti urgenti in merito alla natura degli interventi di ristrutturazione che hanno interessato l'aula consiliare negli anni scorsi - prosegue - Nonché le procedure amministrative con le quali si è dato luogo ai lavori medesimi e se nella fattispecie gli stessi abbiano interessato le zone dell'aula Giulio Cesare soggette alle odierne infiltrazioni di acqua piovana. Infine ho chiesto di valutare complessivamente lo stato strutturale dell'aula consiliare al fine di garantire la piena sicurezza ed agibilità del luogo e della annessa sala stampa nonché considerare eventuali azioni atte al ripristino della normalità".