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Cronaca Valle Aurelia / Via Gioacchino Ventura

A Pineta Sacchetti per una casa dopo 6 mesi di nulla: la polizia blocca le famiglie di Santi Apostoli

Sgomberati ad agosto da Cinecittà, da sei mesi vivono a piazza Santi Apostoli. Al loro arrivo a Pineta Sacchetti, nell'immobile destinato dalla Regione, hanno trovato le forze dell'ordine

Dopo sei mesi nelle tende e oltre uno di incontri e promesse, hanno provato a prendersi "con la lotta" quella soluzione spuntata poco prima di Natale e, ancora oggi, rimasta disattesa: un palazzo di proprietà della Regione, utilizzato in parte dal Comune. Quando però le famiglie rimaste senza casa, accampate nel porticato di Santi Apostoli, sono arrivate all'imbocco di via Gioacchino Ventura dove si trova l'immobile hanno trovato un ingente schieramento di forze dell'ordine in tenuta antisommossa a bloccare la strada che conduce allo stabile, in parte già occupato da un centro anziani gestito dal Comune di Roma. Nella proposta della Regione, sarebbe dovuto essere proprio il Comune ad assegnare l'immobile nell'ambito della cosiddetta 'emergenza freddo'.

"Freddo come sta facendo in questi giorni" raccontano. "I bambini sono sempre ammalati, qualcuno è finito in ospedale. Gli anziani soffrono. Le stanze sono lì pronte: perché non possiamo entrare?". La domanda è sulla bocca di tutti. Gli occhi sono rivolti verso il termine di via Ventura, una stradina che da via Pineta Sacchetti si addentra nel verde del parco, verso le fronde degli alberi da cui spunta un tetto, dall'altra parte del doppio cordone di polizia, oltre i manganelli e i blindati. Eppure, dopo oltre un mese, tra Regione e Comune non si è ancora raggiunto un accordo per passare dalle carte alla realtà. 

Video - Un muro di polizia per bloccare 20 famiglie

La giornata è iniziata nel porticato di Santi Apostoli. Sono state chiuse le tende, riposti i vestiti nelle valigie, messi negli scatoloni i pochi averi che possono essere conservati in una simile situazione. Gli ultimi ad essere portati via sono i materassi, troppo pesanti e ingombranti per poter essere trasportati sui i mezzi pubblici. "Ce ne andiamo da qui esausti e senza la certezza di dove dormiremo questa notte" racconta una giovane madre mentre cerca di caricare il passeggino con il figlio di quattro anni sul bus. Il marito, poco più avanti, trasporta due sacche di tela stracolme. "La nostra unica colpa è non poterci permettere di pagare una casa". É mattina inoltrata e il sole rende tiepida la giornata. Ma tutti sanno, lo hanno imparato bene nelle tende con l'avanzare dell'inverno, che non appena calerà il sole diventerà freddissimo. 

Fuori dalla fermata della metro A Battistini, la più vicina a via Ventura, poco dopo l'una di pomeriggio arrivano i blindati delle forze dell'ordine. Le famiglie di piazza Santi Apostoli sono già nel cortile della vicina occupazione. Partono in gruppo lungo le strade in salita di Primavalle. Non è un blitz a sorpresa. Nei giorni scorsi con un volantino hanno annunciato la loro intenzione. La polizia ma soprattutto le istituzioni erano avvertite. Quando scendono verso l'imbocco di via Ventura, li divide solo via Pineta Sacchetti, vedono formarsi in pochi secondi un cordone di polizia. La strada si chiude: "Non passa nessuno".

La situazione si blocca. Da una parte il palazzo messo a disposizione dalla regione, già in parte abitato dagli anziani del centro comunale, che però per il Campidoglio non sarebbe completamente a norma. Dall'altra i senza casa che mostrano le immagini di quelle stanze da 15 metri quadrati stampate su un foglio. "Si tratta di una soluzione temporanea, quello che vogliamo è una casa popolare, ma almeno è un passo avanti, perché di vivere in strada non ce la facciamo davvero più". A dividerli, un ingente schieramento di polizia. C'è un doppio cordone in tenuta antisommossa. Ci sono agenti nella boscaglia circostante, forse per evitare che venga presa la via dei campi. 

Passano le ore, i manifestanti aumentano. A dare man forte alle famiglie di Santi Apostoli arrivano in molti dalle altre occupazioni della città. "Perché la loro lotta è la stessa di tutte le persone che vivono in emergenza abitativa". Il sole inizia calare, il freddo aumenta. Da comune e regione non arriva nessuna comunicazione. Qualcuno monta delle tende in mezzo alla strada. "Siamo pronti a dormire qui se nessuno ci risponde" fanno sapere dal megafono. Nessuno è intenzionato ad andarsene e sono in molti a temere che, di fronte al silenzio delle istituzioni, la risposta spetti alla forza pubblica. Alla fine arriva una comunicazione dalla regione. Viene annunciata al megafono: martedì ci sarà un tavolo con il vicepresidente Massimiliano Smeriglio a cui prenderà parte anche l'assessora alle Politiche Sociali, Rita Visini, e quello alle Politiche Abitative, Fabio Refrigeri. "Seguiremo l'incontro con un presidio". Il Comune, invece, è rimasto in silenzio per tutta la giornata. Intanto questa sera si torna a Santi Apostoli.

Questa la nota diramata in serata dall'assessora capitolina alle Politiche Sociali, Laura Baldassarre: "Rinnoviamo la nostra disponibilità a mettere a disposizione della città l'immobile di via Ventura per rafforzare la presa in carico delle persone in condizione di fragilità. E' la Regione a dettare gli standard minimi di accoglienza che al momento impediscono l'uso immediato dell'immobile. Noi siamo pronti. Rinnoviamo inoltre l'appello e la nostra disponibilita' ad effettuare un'analisi caso per caso delle persone fragili".

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