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Cronaca

"Se chiami la Polizia ti ammazzo": picchia la fidanzata, la rapina e fugge

La vittima ha raccontato ai poliziotti, con chiarezza, tutte le violenze che era stata costretta a subire fino alla rapina

Ha picchiato, insultato, umiliato e rapinato la propria compagna. Poi, per evitare conseguenze, è fuggito al sud Italia. Una scappatoia che però non è servita ad un 35enne nigeriano arrestato dalla polizia di stato con le accuse di maltrattamenti in famiglia, rapina e lesioni aggravate nei confronti della compagna originaria del Sierra Leone e residente a Roma. 

Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Flaminio Nuovo hanno iniziato le indagini dopo la denuncia della donna documentando le ripetute violenze, sia fisiche che morali subite dalla donna.

Lo scorso ottobre, infatti, una pattuglia era intervenuta nell'abitazione della donna su segnalazione di un testimone che, udendo delle urla, aveva lanciato l'allarme per una aggressione. 

I poliziotti arrivati sul posto hanno soccorso la donna accompagnandola al più vicino pronto soccorso dove ha riferito di essere stata aggredita dal 35 nigeriano il quale, mentre con una mano la teneva per il collo, con l'altra brandiva un coltello da cucina e, minacciandola, le diceva testuali parole: "Se chiami la Polizia ti ammazzo". 

Una aggressione sfociata anche nella rapina con il 35enne che ha poi rubato alla sua compagna il portafogli  dove teneva due carte di credito e i documenti. Alla donna, in quell'occasione, furono diagnosticate escoriazioni multiple e contusioni all'arto superiore sinistro.

Passano alcuni giorni e una nuova segnalazione al Nue raccontava di un altro episodio di violenza: questa volta a chiamarli è stato il coinquilino della vittima per comunicare che l'aggressore era di nuovo sotto casa e che stava dando in escandescenza. Arrivati sul posto i poliziotti sono stati aggrediti e una volta bloccato, il 35enne è stato arrestato per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale.

A conclusione dell'indagine, la Procura della Repubblica ha emesso a carico del malvivente un ordine di arresto ma, nel frattempo, il 35enne nigeriano aveva pensato bene di fuggire. Rintracciato a Crotone, è stato arrestato e condotto presso il carcere calabrese.

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