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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Capena

Capanno stupefacente, una pistola per 'difendere' la piantagione di marijuana

Centoquarantasette le piante di cannabis sequestrate dai carabinieri. Venivano annaffiate tramite un corso d'acqua. In manette due fratelli

Un capanno stupefacente difeso con le armi da possibili ladri. Sono stati i carabinieri della Stazione di Capena a scoprire la coltivazione con 147 piante di marijuana. La scoperta nell'ambito di mirati servizi di contrasto al fenomeno della coltivazione abusiva di piante di canapa indiana, hanno arrestato due fratelli di 50 e 46 anni, entrambi romani, il primo gravato dalla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale l’altro da numerosi precedenti, per coltivazione e detenzione illecita di sostanza stupefacente.

Coltivazione di marijuana a Capena

I due soggetti sono stati sorpresi mentre, in tarda serata, in un terreno privato, insistente nelle vicinanze del corso d’acqua denominato “Fosso di Gramiccia”, innaffiavano delle piante di marijuana. L’immediato intervento dei Carabinieri consentiva di bloccare i due “coltivatori” e sequestrare ben 147 piante alte tra i 60 e i 230 centimetri, molte in stato di infiorescenza. 

Piantagione marijuana fratelli Capena 1-2

Piantagione di marijuana difesa con una pistola 

La successiva perquisizione del capanno, dove i due spesso passavano la notte per sorvegliare l’area di coltivazione, consentiva di rinvenire una pistola calibro 32 costruita artigianalmente, unitamente a 25 cartucce stesso calibro.  I due si erano armati verosimilmente per proteggere la coltivazione da eventuali accessi abusivi. 

Impianto di irrigazione nel Fosso di Gramiccia 

Inoltre, è stato sequestrato anche l’impianto di irrigazione automatizzato che prelevava l’acqua direttamente dal “Fosso Gramiccia”. Le perquisizioni estese alle abitazioni romane dei due consentivano di sequestrare anche una carabina ad aria compressa marca Gamo calibro 4,5.

Sequestrate 147 piante di marijuana 

Le piante sono state estirpate e sequestrate ed alcuni campioni verranno inviati ai laboratori chimici per gli opportuni esami qualitativi, mentre i due “coltivatori”, sono stati tradotti presso il carcere di Roma Rebibbia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

Piantagione marijuana fratelli Capena 3-2

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