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Cronaca

Pestato in casa nei pressi del Colosseo: preso l'aggressore

A finire in manette un 26enne romano residente a Trastevere che ha pestato selvaggiamente un 24enne di Terracina domiciliato a Roma. Alla base dell'aggressione un debito per il mancato pagamento di sostanze stupefacenti

Un'aggressione selvaggia. Spintoni, calci, pugni in casa. Un pestaggio in piena regola a lungo avvolto nel mistero anche per la poca collaborazione da parte della vittima. A sbrogliare la matassa le indagini dalla Questura di Latina e dagli uomini della squadra anticrimine del Commissariato di Terracina che hanno arrestato un 26enne pregiudicato romano, di origini brasiliane. Il giovane è accusato di tentata estorsione, rapina, lesioni pluriaggravate, uso di arma impropria, violazione di domicilio e spaccio di sostanza stupefacente. 

IL PESTAGGIO - I fatti risalgono allo scorso 13 novembre. Vittima del pestaggio un 24enne di Terracina, domiciliato a Roma per motivi di lavoro. Quella sera si trovava nella sua abitazione nei pressi del Colosseo quando è stato raggiunto nel proprio appartamento dal pregiudicato. Da lì un pestaggio brutale, talmente brutale che la vittima è stata costretta al ricovero in ospedale. E' stato proprio l'ospedale a segnalare la gravità dei fatti: frattura delle ossa nasali, infrazione di una costola, ferite lacero contuse sul volto, tutto guaribile in 30 giorni. 

MANCATA COLLABORAZIONE - Un quadro clinico che lasciava pochi dubbi. Il pestaggio però non è stato confermato dalla vittima che ha scelto di non collaborare con gli inquirenti, non convincendo però gli stessi. Da qui le indagini e il collocamento dell'arrestato sulla scena del crimine. Il 26enne romano, già attenzionato dalle forze dell'ordine pontine, infatti era entrato in contatto con ambienti dello spaccio di Terracina. Così, interrogato, sono emerse delle contraddizioni relative al racconto di quella sera. Un'attività che ha consentito di accertare le responsabilità del pregiudicato relativamente al pestaggio

IL MOVENTE - Alla base del pestaggio ci sarebbe, secondo quanto riferito dalla questura pontina "il tentativo dell'aggressore di rientrare in possesso di una somma di denaro che gli era dovuta dalla vittima presumibilmente per il mancato pagamento di sostanze stupefacenti". I fatti hanno poi trovato ulteriore riscontro a seguito proprio dell’arresto, durante le cui fasi gli Agenti hanno ritrovato e sequestrato una ventina di dosi di cocaina preconfezionate, nonché tutto l’occorrente per il confezionamento delle stesse tra cui un bilancino elettronico di precisione.
 

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