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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

La stretta a Roma dopo gli omicidi, il prefetto assicura più sicurezza nelle periferie

Il comitato per l'ordine e la sicurezza ha fatto il punto dopo i due omicidi a Corviale e a Montecompatri

Gli omicidi che sono costati la vita a Alexandru Ivan e a Cristiano Molè "sono tutti assolutamente slegati tra di loro, e le indagini chiariranno uno per uno". Lo ha assicurato il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, al termine della riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, dopo i fatti di cronaca nel parcheggio della Metro C a Pantano e a Corviale.

Giannini, che ha citato anche il ferimento con un colpo di pistola di un ragazzo di 17 anni ad Anzio, ha assicurato la massima attenzione alle periferie: "Per noi è importante continuare a esercitare con forza la pressione sul territorio, che viene fatta in tantissime zone con una serie di cooperazioni di controllo e di affermazione dello Stato".

"Soprattutto dobbiamo accompagnare i processi di rigenerazione, perché c'è una grandissima maggioranza di persone per bene che ha voglia di affermare i propri diritti, e noi vogliamo accompagnare questa attività. Lo sforzo delle forze dell'ordine, della questura, dei Carabinieri, della guardia di finanza e della polizia locale è enorme", ha aggiunto.

Troppe armi

Il prefetto ha poi posto l'accento sulla questione armi: "Un conto sono le armi usate in contesti criminali un altro sono i porti d'arma. Non bisogna mettere insieme questi fenomeni".

Alla domanda da dove provengono le armi illegali il prefetto ha sottolineato: "Questo lo diranno di volta in volta le varie indagini. Sicuramente c'è un mercato, ci sono armi che vengono rubate ma purtroppo non sono lontani da noi tanti conflitti importanti". Giannini poi ha aggiunto: "A Roma spesso vengono fatte operazioni dove vengono recuperate armi importanti, ma non penso che sia così facile recuperare un'arma".

Il focus su Corviale

E proprio a Corviale ci sarà uno dei "progetti di rigenerazione urbana del Pnrr" ha detto il sindaco Roberto Gualtieri, presente alla riunione di stamattina. "È stata una riunione positiva che tempestivamente ha fatto il punto. A partire dall'omicidio di Corviale su cui si è sottolineato e deciso il rafforzamento della presenza dello Stato su quel territorio come prevenzione, contrasto e supporto dell'illegalità'', ha spiegato il primo cittadino: "È una delle zone dove le forze sane sono la stragrande maggioranza e in cui è in corso uno dei progetti di rigenerazione urbana importante del Pnrr. C'è l'impegno di una forte presenza per sostenere questo processo di riqualificazione. Lunedì ci sarà un momento dì presenza sul territorio a supporto della legalità''. 

E a giorni ci sarà un incontro tra il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e i sindaci delle tre maggiori aree metropolitane, Roma, Milano e Napoli. L'obiettivo è di "estendere le operazioni straordinarie di controllo del territorio". 

Più telecamere a Montecompatri

Nell'incontro si è parlato anche di Montecompatri, come rivelato dal sindaco di Monte Compatri, Francesco Ferri: "Abbiamo rappresentato al prefetto e al Comitato le nostre necessità in 5 punti. Quello che è accaduto tocca me e la comunità". 

Il sindaco ha elencato le priorità "partendo dalla necessità di finanziare un sistema di sorveglianza adeguato, un controllo puntuale sui varchi e le strade di acceso come via Casilina e Prenestina per verificare chi transita. Noi andremo in Consiglio comunale modificheremo il piano di polizia urbana e verificheremo come inserire il capolinea della metro C per utilizzare il daspo urbano. Abbiamo richiesto di sottoscrivere un protocollo d'intesa con la prefettura per fare attività prevenzione per l'apertura di attività commerciale a ridosso della zona di via Casilina. In più abbiamo chiesto di poter riattivare il sistema strade sicure con sorveglianza durante l'esercizio della metro da parte delle forze dell'ordine o dei militari. Abbiamo chiesto più presenza dello Stato, perché dopo il clamore devono seguire interventi tangibili e continuativi per dimostrare che lo Stato è vicino ai cittadini".

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