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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Ostia

Ostia: lotta tra clan, agguato in pizzeria per un debito con i 'napoletani'. Preso l'attentatore

Dopo mesi di intense indagini la Polizia ha arrestato Michele Cirillo. Una sparatoria che rientra nell'ambito della guerra tra le cosche per il controllo del territorio

Aveva fatto fuoco gambizzando Alessandro Bruno e Alessio Ferreri la sera del 23 novembre ad Ostia, all'interno di Disco Giro Pizza, una pizzeria in via delle Canarie 63, ora chiusa. Dopo mesi di intense indagini la Polizia, nelle prime ore di questa mattina, ha arrestato Michele Cirillo come autore del duplice tentato omicidio, aggravato dalle modalità mafiose.  

Arrestato Michele Cirillo per duplice tentato omicidio

Si tratta di un 39enne romano. L'uomo, un pregiudicato, è stato raggiunto oggi dal personale della Squadra Mobile di Roma e del Commissariato di Ostia che hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP su richiesta della DDA di Roma.
Arrestato Michele Cirillo ad Ostia

La sparatoria a Disco Giro Pizza ad Ostia

Tutto successe intorno alle 21 del 23 novembre. Michele Cirillo, con il volto travisato dal casco, ha fatto irruzione all'interno del locale. Una minaccia poi gli spari. Ferito il padre della proprietaria, Alessandro Bruno di 50 anni, ed il pizzaiolo 41enne, Alessio Ferreri. Un cognome "importante" ad Ostia che ha fatto subito drizzare le antenne agli inquirenti. Alessio è infatti fratello di Fabrizio, detto Dentone, entrambi nipoti di Terenzio Fasciani, fratello del boss Don Carmine Fasciani

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Le indagini della Polizia incastrano Michele Cirillo

Le prime indagini hanno permesso agli agenti di rinvenire nei pressi del luogo del delitto degli indumenti, un caricatore di pistola e lo scooter bruciato utilizzato da Cirillo. La testimonianza di Ferreri ha poi permesso agli inquirenti di ottenere alcune importanti caratteristiche somatiche riconducibili al volto dell'aggressore, riconosciuto per i suoi inconfondibili "occhi a palla" e dal quale la vittima ha dichiarato di aver in passato acquistato dello stupefacente.

L'attenzione si è così focalizzata su Michele Cirillo, poi riconosciuto con individuazione fotografica da Ferreri. A rendere più inquietante il quadro la presenza di Cirillo, nel pomeriggio del ferimento, nei pressi della pizzeria. L'uomo, infatti, è stato visto in una zona di Ostia che non è noto frequentare, mentre procedeva a piedi in direzione di un'auto parcheggiata a circa duecento metri dall'attività commerciale in questione. Auto poi risultata appartenere ad altro pregiudicato di Ostia, Domenico Fusinato. Un sopralluogo in piena regola. 

Le minacce prima della doppia gambizzazione

Nonostante le smentite di Sara Bruno, titolare di Disco Giro Pizza, che aveva descritto l'episodio come un "atto inspiegabile", prima dell'attentato del 23 novembre si erano già verificati diversi episodi criminali. Nel febbraio del 2017 lo scooter di Alessandro Bruno fu incendiato sotto la sua abitazione, poi nell'agosto dello stesso anno, al civico accanto a quello della pizzeria, era stato collocato un ordigno esplosivo la cui deflagrazione aveva provocato il danneggiamento di una soglia in marmo.

Qualche giorni prima dell'agguato una chiamata anonima: "Noi siamo quelli della bomba, mi passi Alessio". Poi, ancora, un'altra telefonata a settembre. A rispondere proprio Sara. "La bomba è stata un avvertimento, se non sentiamo Alessio ritorneremo".

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VIDEO | Il giorno dopo gli spari: Ostia tra omertà e rassegnazione

Arrestato Michele Cirillo in via Baffigo

Le indagini, chiuse in pochi minuti, hanno così portato all'arrestato di Michele Cirillo rintracciato presso la sua abitazione in via Domenico Baffigo, presso la quale era già agli arresti domiciliari. Il 39enne è stato portato nel carcere di Rebibbia. E' già noto agli investigatori per "violazione della legge sugli stupefacenti, porto di armi od oggetti atti ad offendere, oltraggio, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, lesioni, ricettazione, furto" e altro.

Non solo. Il G.I.P. ha anche riconosciuto aggravante del metodo mafioso, per aver il "soggetto agito avvalendosi delle condizioni previste dall'articolo 416 bis in una dinamica di contrapposizione armata sul territorio tra associazioni criminali".

Il video dell'arresto di Michele Cirillo

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Ferito il nipote del boss Don Carmine Fasciani 

Alessio Ferreri non era quindi un bersaglio qualunque. E' fratello di Fabrizio, detto Dentone, entrambi nipoti di Terenzio Fasciani, fratello del boss Don Carmine. Dentone fu arrestato nel maggio scorso dai Carabinieri di Ostia nell'ambito dell'operazione antidroga Critical. Un'inchiesta che rivelò diversi schemi criminali. Ferreri, uomo di Pippo Calò, è stato autista del boss Francesco D'Agati, accreditato di essere stato l'artefice della 'pax criminale' tra i gruppi ostiensi Triassi e Fasciani.  hele

 Cirillo arrestato per spari ad Ostia

Secondo gli inquirenti, nell'operazione Critical, Dentone aveva un ruolo centrale perché rivelava le alleanze della famiglia e la sua importanza nello spaccio di stupefacenti. Fabrizio, a sua volta è compagno di Alessandra Salera la cui sorella ha sposato Ottavio Spada, incarnando così il legame tra la malavita romana e quella siciliana. Un intreccio pericoloso sottolineato proprio in quelle carte dal gip Simonetta D'Alessandro: "L'attività delinquenziale ad Ostia da parte di gruppi aventi precise provenienze criminali, e tra loro collegati, è sotto gli occhi di tutti. Non vedere questo sarebbe frutto di miopia". 

La lotta tra clan ad Ostia

Uno scenario articolato, ricco di legami. Eventi, quelli della gambizzazione a Disco Giro Pizza che hanno poi portato ad un effetto domino fino all'operazione che lo scorso 25 gennaio permise di colpire duramente il clan Spada portanto all'arresto degli esponenti del sodalizio criminale e dei due capi Romoletto e Roberto Spada

Gli Spada, storici alleati dei Fasciani smantellati con l'operazione 'Nuova Alba', come è emerso anche dall'ordinanza dell'operazione Eclissi avevano in corso una faida con i 'napoletani' rappresentati Marco Esposito detto Barboncino, al quale Michele Cirillo risulta strettamente legato. Una guerra che ha anche interessi sui chioschi delle spiagge di Ostia. 

"I napoletani vogliono prendersi tutto"

Cinque anni di attentati e sparatorie

Una guerra criminale che nasce da lontanto. Nel 2013 Alessio Ferreri e Ottavio Spada pianificano l'omicio di Barboncino. L'attentato, che non va a buon fine, sarebbe stata una reazione legata allo scontro armato precedentemente avvenuto davanti l'Italy Poker di via Casana e che aveva visto contrapposti Ottavio Spada, Romoletto e Nando De Silvio da una parte e proprio Barboncino, Fabio Di Francesco e Domenico Fusinato dall'altra. Testimone di quell'atto la giornalista Federica Angeli, finita poi sotto scorta

Una guerra mai finita, che è continuata nel corso del tempo. Ed è proprio in questo contesto che va ad inserirsi la doppia gambizzazione avvenuta dentro la pizzeria Disco Giro Pizza. Le attività d'indagine hanno, infatti, evidenziato che il movente è da ricondurre ad una ritorsione verso Fabrizio Ferreri, fratello di Alessio, per ragioni economiche legate ai suoi traffici di stupefacenti. Un "buffo" di 50mila euro con i 'napoletani' e mai saldato. 

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