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Cronaca Zagarolo / Via Andrea Mantegna

Omicidio Zagarolo, presi i 2 colpevoli. Erano tornati a Roma pensando di averla fatta franca

A finire in manette un 17enne e una 23enne, ritenuti dagli inquirenti i responsabili dell'uccisione di Mikel Leskaj, avvenuta a Valle Martella il 13 marzo scorso

Pensavano di averla fatta franca. Dopo una lunga fuga in giro per l'Italia prima e nei paesi d'origine poi, avevano fatto ritorno in Italia. Erano convinti che per l'omicidio di Mikel Leskaj, ucciso a Valle Martella lo scorso 13 marzo, nessuno sarebbe arrivato più a loro. Non avevano però fatto i conti con le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati che da tempo erano arrivati a loro e da settimane seguivano i loro spostamenti.

Così ieri i due, un 23enne albanese e una 17enne albanese, sono stati trattati in arresto. Sarebbero stati loro gli autori dell'omicidio del 29enne albanese, ritrovato riverso a terra in via Mantegna nella frazione di Zagarolo. Inutile quella sera la corsa al Policlinico Tor Vergata, dove nonostante i tentativi dei medici è morto.

Da quel momento sono iniziate le indagini. Determinante il ricorso ai cellulari, all'esame dei tabulati e ad accertamenti tecnici.

LA RICOSTRUZIONE - Si è scoperto che la ragazza, dopo aver adescato la vittima in circostanze ancora da chiarire, le ha dato appuntamento a Zagarolo, in via Mantegna, zona Valle Martella, dove si sarebbero dovuti incontrare alle ore 18.30 circa. Sul luogo, però, la vittima ha trovato il connazionale 23enne. Dopo una breve colluttazione, quest'ultimo gli ha sferrato un fendente al costato dandosi poi alla fuga. Cosa ha provocato la rabbia dell'aggressore è fatto ancora oggetto di indagine.

LA FUGA - La giovane coppia, subito dopo il delitto, ha immediatamente cancellato ogni traccia rifugiandosi prima in altre zone d’Italia e, dopo qualche giorno, fuggendo nei loro Paesi di origine. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati, anche attraverso l’attivazione dei canali di cooperazione internazionale con Slovenia, Croazia, Romania e Albania, hanno potuto monitorare ogni spostamento dei due autori dell’omicidio, rientrati in Italia da circa dieci giorni, ritenendosi ormai fuori pericolo.

IL RITORNO IN ITALIA - Quando è stato arrestato il 23 enne R.K. si trovava in un bar della periferia sud di Roma e stava tranquillamente bevendo una birra sicuro ormai di averla “fatta franca” mentre la ragazza era nella propria abitazione in un comune vicino Frascati. I due giovani nei prossimi giorni verranno interrogati dal G.I.P. presso il Tribunale per i Minorenni di Roma e da quello presso il Tribunale di Tivoli.

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