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Cronaca Villaggio Falcone / Via Raoul Follereau

Omicidio Ponte di Nona: Ventre ucciso dopo sparo su Scarozza, arrestato presunto killer

Passionale il movente della morte dei due. Il 31enne trovato a Bologna era andato all’appuntamento in via Follerau assieme al nuovo compagno dell’ex convivente del 35enne

C’è un arresto per il duplice omicidio di Villaggio Falcone - Ponte di Nona. Un 30enne è stato rintracciato dai carabinieri a Bologna la sera di giovedì scorso, dovrà infatti rispondere dall’accusa dell’omicidio volontario di Fabrizio Ventre, ucciso con un colpo di pistola dopo che questi ha sparato a Mirko Scarozza, con il quale l’arrestato era andato insieme all’appuntamento in via Raoul Follerau. Il fermo dell’uomo di origini calabresi, con precedenti, é stato infatti convalidato dal Magistrato e tramutato in custodia cautelare in carcere a Bologna. 

MOTIVO PASSIONALE - Un primo tassello che arriva a meno di cinque giorni dal duplice omicidio in cui morirono il 35enne Fabrizio Ventre, che si doveva trovare agli arresti domiciliari in un appartamento poco distante dal luogo della sparatoria, ed il 26enne Mirko Scarozza, andato all’appuntamento chiarificatore sotto i palazzi popolari di vecchia Ponte di Nona assieme al 31enne poi arrestato dai carabinieri. Un incontro per parlare di una donna, ex convivente e madre del figlio di Fabrizio Ventre, poi legatasi sentimentalmente allo Scarozza. 

DUPLICE OMICIDIO - Una discussione chiarificatrice che ha poi preso una brutta piega con Fabrizio Ventre che, secondo la ricostruzione dei carabinieri del Nucleo Investigativo della Compagnia di Frascati diretti dal Colonnello Marco Aquilio, ha estratto una pistola di piccolo calibro facendo fuoco contro Scarozza. Quindi sarebbe intervenuto il presunto killer, che ha puntato un’altra pistola contro il 35enne sparandogli in testa. Poi la fuga, durata tre giorni, con il presunto killer fermato dagli investigatori mentre si nascondeva in casa di conoscenti nel capoluogo emiliano. 

DUE PISTOLE - Dunque un omicidio passionale, anche se, come affermano gli investigatori, si tratta di un primo tassello di una vicenda che deve essere ancora del tutto chiarita. Quel che sembra certo, come ha rilevato l’autopsia, è che ad uccidere Ventre e Scarozza siano state due armi diverse, una pistola di calibro 6.35 ed una di calibro più grande. Le armi sono però sparite, con i carabinieri che hanno rinvenuto solamente un bossolo sul luogo del duplice omicidio, poi compatibile con il proiettile estratto dal fianco di Mirko Scarozza. 

BONIFICA DELL’AREA - A rendere particolarmente complicate le indagini dei carabinieri il fatto che il luogo del duplice omicidio sia stato bonificato prima del loro arrivo, presumibilmente da terze persone oltre ai tre coinvolti nella sparatoria.

ARMI NELL'ANIENE - Una delle pistole, quella usata dal 31enne, è stata ricercata nella giornata di ieri dai carabinieri del Nucleo Sommozzatori sotto il ponte dell'Aniene di via della Tenuta del Cavaliere, a Lunghezza, ma per il momento le ricerche non hanno dato esito positivo.

Omicidio Ponte di Nona: sommozzatori cercano armi nell'Aniene

Duplice omicidio a Ponte di Nona - Villaggio Falcone (1)

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