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Cronaca

Omicidio Luca Varani, il padre di Foffo: "Mio figlio un ragazzo modello"

Valter Foffo a Porta a Porta ha ripercorso gli attimi concitati della confessione: "Un ragazzo modello. Ha un quoziente intellettivo superiore alla media"

"Un ragazzo modello, con un quoziente intellettivo superiore alla media. Non era uno sbandato". Così Valter Foffo ieri a Porta a Porta ha descritto suo figlio Manuel, reo confesso insieme a Marco Prato dell'omicidio di Luca Varani. Mezz'ora di trasmissione per ricostruire gli attimi della confessione e per descrivere l'omicidio del 23enne come una follia in una vita normale, modello appunto. 

LA CONFESSIONE - Il padre di Foffo spiega: "Era strano. Eravamo in macchina e gli ho chiesto perché dal giorno prima non mi rispondeva. Mi ha confessato l'uso di cocaina, ma mi ha anche detto di aver fatto qualcosa di peggio, di aver ucciso una persona insieme ad un amico". A 200 chilometri da Roma, in auto, padre e figlio sono tornati nella Capitale e dopo aver chiamato l'avvocato e i carabinieri, hanno svelato l'orrore

FIGLIO MODELLO - Valter Foffo descrive quindi Manuel come un figlio modello: "E' un buono, uno contro la violenza, un autodidatta riservato, con un quoziente intellettivo superiore alla media". E quando Vespa gli chiede della cocaina, di cui l'assassino ha dichiarato di essere assuntore, spiega: "Era un consumatore saltuario, non abitudinario". Ha dichiarato di prenderla da 10 anni, ribadisce Vespa: "Saltuariamente", sottolinea il padre. 

IL RAPPORTO CON PRATO - Quindi il rapporto con Prato. "Non erano amici, ma conoscenti. Si sono visti tre volte in tutto. E' stato lui a portare la cocaina". Manuel ha contribuito sottolinea Vespa. "Dopo però", continua il padre, "non all'inizio". Come si inserisce questo comportamento con il profilo del bravo ragazzo? "Era depresso per la morte dello zio. Ha chiamato questa persona che si è presentato con la cocaina. Da lì poi quello che è successo". 

LA LINEA DIFENSIVA - Presente in trasmissione anche l'avvocato di Foffo che ha parlato dell'assunzione di un quantitativo enorme di cocaina, capace di alterare chiunque. Non c'è ancora una linea difensiva, ma dalle parole tanto del padre quanto dell'avvocato emerge chiaramente il tentativo di sottolineare l'uso saltuario della cocaina e lo stato di alterazione nel quale il delitto è stato commesso. La separazione da Prato in questo senso appare funzionale. "Erano conoscenti, non amici", quasi a voler allontanare le due figure. Come sottolineato da Vespa su questa storia, purtroppo, se ne sentiranno ancora parecchie.

LE INDAGINI - Accusati di omicidio premeditato, i due sono entrambi a Regina Coeli. Gli investigatori stanno cercando di capire come mai proprio Luca Varani sia stato scelto per quella che ormai sembra a tutti gli effetti una roulette russa dell'orrore

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