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Cronaca

Ubriaco travolse Stella Manzi: il Gip rigetta la richiesta di patteggiamento

Il legale della famiglia: "La nostra richiesta è stata accolta, il calcolo del patteggiamento a quattro anni era sbagliato, e gli errori sono stati riconosciuti anche dalla Procura"

Il patteggiamento è stato rigettato. Buone notizie dal Tribunale di Latina per la famiglia di Stella Manzi, la piccola di 8 anni, travolta da un pirata della strada sulla Nettunense il 26 dicembre scorso. La bimba era a bordo dell'auto della madre insieme ai tre fratelli ed è morta in ospedale dopo il tragico frontale.  

Il Gip che stamattina doveva pronunciarsi sul patteggiamento a 4 anni per l'imputato, richiesto dalla difesa e accordato dal Pm, ha annullato tutto: se ne riparla il 20 novembre, data della prossima udienza. A quanto emerso la richiesta è stata rimandata al mittente per vizi procedurali della stessa, nel documento mancavano alcuni elementi emersi durante le indagini preliminari e il calcolo della pena è risultato errato. 

Un buon risultato per la famiglia, che da giorni sta urlando sul web tutta la sua indignazione per una pena giudicata "ingiusta e non proporzionale al delitto commesso". Se infatti per legge rientriamo nel perimetro dell'omicidio colposo, per i genitori di Stella il loro caso sarebbe da omicidio stradale (reato ancora non previsto dal nostro ordinamento), perché il 21enne romeno al volante quella notte era ubriaco, sotto effetto di sostanze stupefacenti, guidava un'auto non sua e senza tagliando assicurativo. "Condizioni che pongono il fatto al limite dell'omicidio volontario" ha dichiarato il legale dei Manzi, Fabio Santaniello, che commenta a Romatoday l'odierna decisione del Gip. 

"La nostra richiesta è stata accolta, il calcolo del patteggiamento a quattro anni era sbagliato, e gli errori sono stati riconosciuti anche dalla Procura". C'è speranza che si possa procedere con rito ordinario? "Ad oggi è tutto ancora aperto". E intanto prosegue il tam tam sul web. 

In poche ore, con una petizione on line lanciata su Change.org, sono state raccolte più di 10mila firme. La famiglia chiede un intervento del governo nazionale per bloccare il patteggiamento e, al ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, l'introduzione del reato di omicidio stradale. 

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