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Cronaca San Giovanni / Viale Carlo Felice

Choc a San Giovanni: madre accoltella i tre figli e si impicca. Due morti, uno in fin di vita

A lottare tra la vita e la morte la seconda figlia della donna, una bimba di 5 anni. I tre, di nazionalità marocchina, sono stati trovati nel loro appartamento di via Carlo Felice. Indaga la Polizia

Riversa nella vasca con una corda attaccata al collo. Khadija El Fatkhan, 42enne marocchina, probabilmente era morta da qualche ora quando gli uomini delle volanti l'hanno trovata al quarto piano di viale Carlo Felice 69. Nell'appartamento, a pochi metri da lei l'orrore, un "mattatoio" secondo chi ha visto la scena del crimine. Riversi in una pozza di sangue, in due stanze diverse, i suoi tre figli. Due di loro, il più grande Mousiff di 9 anni, e la più piccola, Rhim di 3, morti. La seconda Iba, 5 anni appena, in fin di vita. Disperata la corsa al San Giovanni dove è stata operata e dove ora lotta tra la vita e la morte. Nello stesso nosocomio ha trovato suo padre, ricoverato qui la notte scorsa. Già, perché quest'ennesimo dramma familiare, dalle prime ricostruzioni, ha avuto inizio nel cuore della notte tra domenica e lunedì.

Sono le 4.40 quando l'uomo si presenta all'ospedale. "Hanno tentato di rapinarmi e mi hanno accoltellato", racconta. Una ferita d'arma da taglio sembra confermare quanto accaduto. Da quanto emerso però le cose sarebbero andate diversamente. A ferirlo infatti sarebbe stata sua moglie nel corso di una lite. Per coprirla lui avrebbe inventato la rapina. E' mattino fatto quando prova a chiamare a casa. Nessuno risponde. Così si rivolge ad un amico chiedendogli di andare a vedere se fosse successo qualcosa. Qualcosa era effettivamente accaduto, molto probabilmente all'alba. Khadija, per motivi tutti da chiarire, ha impugnato il coltello e forse una mannaia (la prima arma è stata trovata in una stanza, la seconda in cucina) ed ha massacrato i suoi tre piccoli, uccidendone due. Quindi ha preso una corda e si è impiccata. La corda poi non ha retto e lei è finita nella vasca.

A ritrovarla, come detto, gli uomini delle volanti. Sono le 15 quando davanti al civico 69 di via Carlo Felice si è già formato un capannello di persone. Ai giornalisti e curiosi, si sommano i residenti occupanti del palazzo.

Il massacro è avvenuto a cento metri dalla basilica di San Giovanni, davanti ai giardini di viale Carlo Felice, all'interno di un palazzo occupato da Action nel 2003. Un'occupazione storica, nello stesso edificio del centro sociale San Papiers, sito al piano terra. La famiglia viveva al quarto piano, secondo quanto riferito da altri occupanti.

Tra loro sudamericani, maghrebini, immigrati dall'est Europa, in totale 35 famiglie. Secondo la testimonianza di una donna, la famiglia occupava l'edificio da diversi anni. I bambini, ben integrati nel quartiere, andavano a scuola in via Ninio Bixio.

Su quanto accaduto in via Carlo Felice si è espressa Giovanna Cavallo, attivista di Action. "Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alla famiglie delle vittime, e siamo tutti molto scossi dalla tragedia che le ha colpite. Il nucleo familiare fa parte di quelle 35 famiglie che da anni lottano e rivendicano un alloggio".

Orrore a San Giovanni

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