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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Torrevecchia / Via Francesco Maria Torrigio

Omicidio suicidio a Roma: uccide la moglie e si spara dopo aver ferito il figlio

Disperata, ma vana, la corsa in ospedale per salvare i tre. Unico superstite il figlio della coppia, 44 anni, che lotta tra la vita e la morte dopo un'operazione

Un omicidio a sangue freddo, molto probabilmente premeditato, accompagnato da un suicidio forse altrettanto premeditato. In mezzo la coltellata e lo sparo contro il figlio, quelli forse no, non premeditati. Sabato mattina di sangue a Primavalle dove un uomo, Nicola Russo, ex guardia giurata, ha ucciso la moglie e ferito il figlio,  sparandosi poi un colpo di pistola alla tempia. Una tragedia familiare, giunta al culmine di una serie di liti che avevano portato Gerarda Di Gregorio, 63 anni, a decidere di lasciare la casa di via Torrigio, nel cuore di Primavalle, teatro del dramma di oggi. 

Era successo un mese fa, in pieno lockdown. Ed anche per questo i residenti parlano di una "morte legata al Coronavirus", "alle tensioni che si accumulano che vedono le donne come vittime principali". Aveva deciso di andare via di casa e di appoggiarsi dal figlio, 44 anni. Oggi, con lui e la nuora, era andata a recuperare alcuni vestiti, ma non poteva immaginare che di fronte a lei avrebbe trovato un uomo fuori controllo.  

Poco dopo le 9.30 il rumore degli spari ha squarciato il sabato mattina di Primavalle. La vista si è tinta di rosso, del sangue versato da Gerarda Di Gregorio, freddata nel cortiletto con un colpo di pistola esploso dal compagno di una vita, con il quale dalla provincia di Avellino negli anni '80 si era trasferita a Roma. Sembrava morta, ma l'intervento dei medici era riuscito a riaccendere il battito. La corsa in ospedale, al Gemelli, è stata disperata ma vana: poco prima dell'arrivo il decesso. Sangue versato anche dal figlio dei due, intervenuto per fermare il padre. Prima uno sparo alla gamba, poi una coltellata che gli ha trafitto il fegato, mandandolo in coma: portato al Gemelli è stato operato ed ora lotta tra la vita e la morte. 

Infine il sangue di Nicola Russo, 67 anni, ex guardia giurata. Con la moglie e il figlio a terra esanimi ha deciso di farla finita, di puntare la pistola alla tempia e di sparare. Non è morto subito, ma dopo un'ora dall'arrivo all'ospedale. 

Testimone dell'omicidio la moglie del 44enne che ha raccontato agli agenti del Commissariato Primavalle, i primi a giungere sul posto, e agli uomini della squadra mobile, cosa c'era dietro la furia omicida di Russo. Una vicenda personale che aveva deciso di far finire nel sangue. E' questo quel che pensa chi indaga. I proiettili infatti erano stati comprati da poco e la pistola non era legalmente detenuta e si sta cercando di capire la provenienza. 

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