Oksana uccisa con quaranta coltellate. Leonelli aveva pronti i bustoni: voleva farla a pezzi
L'esito dell'autopsia conferma il quadro di un delitto efferato. Emerge un nuovo particolare: Leonelli avrebbe avuto pronti i bustoni per mettere all'interno i pezzi della povera colf ucraina
Un accanimento atroce e probabilmente l'intezione di fare a pezzi il cadavere. L'esito dell'autopsia sul corpo di Oksana Martseniuk, la 38enne colf ucraina uccisa e decapitata all'Eur domenica scorsa, conferma l'efferatezza del delitto di via Birmania. Sono 40 le coltellate inferte alla colf ucraina. Un quadro lesivo che viene definito "impressionante".
I colpi sono stati inferti a pochi secondi di distanza l'una dall'altra. Alcune si sono sovrapposte. Durante l'autopsia sono stati effettuai i prelievi per gli esami tossicologici e per verificare se fosse stata oggetto di violenza sessuale.
Un altro particolare rende ancora più inquietante il delitto. Leonelli aveva pronti i bustoni e voleva molto probabilmente farla a pezzi.
L'autopsia ha fugato poi tutti i dubbi sul fatto che Oksana Martseniuk possa essere stata violentata. Sul suo corpo infatti non risultano segni di violenze sessuali.