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VIDEO | Omicidio Diotallevi, increduli i vicini di casa: "Nessuna avvisaglia"

Tra i vicini di casa c'è ovviamente sconcerto. Non solo perché i due fratelli erano molto conosciuti dal vicinato, vivevano qui da sempre, ma soprattutto per come è stata uccisa Nicoletta ed il tentavo di occultamento del suo cadavere.

Tra gli abitanti di queste case Ater, ex Incis (Istituto nazionale case impiegati statali), di via Guido Reni 32 c'è incredulità: "Una cosa aberrante - commenta un inquilino della scala A - pensare ad una fine del genere. Non ci sono parole. Avevo augurato loro buon Ferragosto. Queste le ultime parole che ci siamo scambiati".

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Una famiglia normale. Una casa che la mamma, poco prima di morire nel 2004, era riuscita a comprare e dove Maurizio e Nicoletta Diotallevi abitavano soli da tempo. "Avevano molti problemi economici, era evidente - dice un altro abitante della palazzina - lavorava solo lei, temo che proprio questo sia stato il fattore scatenante". Alla finestra si affaccia Gianmaria, altro inquilino della scala A, che conosce bene la famiglia. "Viviamo qui da sempre, anche loro con un padre ufficiale dell'esercito, morto ormai molti anni fa - spiega -, impossibile non conoscersi, non vederci. Ci siamo incrociati nememno due giorni fa, era giù con il suo cagnolino. Chi poteva pensare ad una cosa del genere". 

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