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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Via di Lunghezza, 34

Entra in un bar e spara alla moglie, il marito confessa: "Sono stato io"

Augusto Nuccetelli è finito in carcere con l'accusa di omicidio volontario. La vittima aveva scoperto un tradimento e l'aveva cacciato di casa

Ha confessato subito dopo essere stato fermato dagli agenti delle Volanti l'autore dell'omicidio del bar di Lunghezza. "Sono stato io, ho ucciso mia moglie". Ancora un femminicidio nella Capitale, ad essere uccisa a colpi di pistola dal marito Assunta Finizio, ammazzata per aver allontanato Augusto Nuccetelli dal tetto coniugale dopo aver scoperto un tradimento. L'assassinio si è consumato intorno alle 19:30 di ieri quando il 51enne armato di pistola è entrato nel bar di via di Lunghezza, nell'omonina zona della periferia est della Capitale, ed ha ucciso la moglie con quattro colpi di pistola, fra cui due fatali all'addome.

IL FEMMINICIDIO - L'omicidio della 51enne residente a Giardini di Corcolle si è consumato rapidamente, dopo che il marito Augusto Nuccetelli è entrato armato di pistola nel piccolo Snack Bar al civico 38 di via di Lunghezza. Qui i quattro colpi che hanno ucciso Assunta Finizio sono stati uditi chiaramente dalle decine di persone che si trovavano nell'area attorno al distributore Q8 dove c'è il bar. Consumato l'omicidio l'assassino si è quindi allontanato a piedi lasciando la moglie morta nel bar. 

"SONO STATO IO" - Dopo aver ucciso la moglie Augusto Nuccetelli si è quindi liberato dell'arma del delitto gettandola avvolta in un giacchetto in un prato di via di Lunghezza per poi essere fermato subito dopo dagli agenti del Reparto Volanti. Accompagnato al commissariato Prenestino il 51enne ha confessato quanto fatto agli investigatori: "Sono stato io, ho ucciso mia moglie". Associato nel carcere di Regina Coeli l'uomo è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario. 

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