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Cronaca

Omicidio Sacchi, le parole di Princi dopo la morte di Luca: "Andiamo a farci una birra"

Le rivelazioni sono di Alfonso Sacchi, del padre della vittima, che aggiunge: "Penso che Giovanni portasse Luca con sé per farsi sicurezza, era molto alto in perfetta forma fisica"

"Mio cugino Massimo mi ha raccontato che quando ho dato la notizia della morte di Luca, Giovanni Princi ha detto: 'Vabbè allora se è morto andiamo a farci una birra e un panino, che sto morendo di fame'". E' questa la versione di Alfonso Sacchi, padre di Luca, sentito come testimone dai magistrati di Roma nell'ambito dell'indagine sull'omicidio.

Parole dure, rincarate anche in un secondo momento. "Penso che Princi portasse Luca con sé per farsi sicurezza - ha detto il padre nel verbale depositato all'udienza davanti al Riesame - Luca era molto alto in perfetta forma fisica, inoltre era un patito di arti marziali, ciò non di meno, gli hanno fatto sempre insegnato la pazienza e l'autocontrollo".

Il genitore della vittima ha fatto luce anche sul conto del ragazzo: "Era cointestato, ma Anastasia aveva i codici e poteva operare tranquillamente. Quando Luca è deceduto le abbiamo chiesto i codici, ma lei me ne ha mandato solo alcuni che non funzionavano. Anche quando abbiamo chiesto i codici per l'home banking e la gestione online della casa vacanza ci ha dato codici che non funzionavano".

Anastasia e Princi si difendono

E infatti successivamente hanno provveduto a "cambiarli tutti". Parlando sempre del conto corrente del figlio ha aggiunto: "Io penso che vi fossero tra i 15 ed i 20mila euro. Ora ce ne dovrebbero essere circa 16mila, ma non ho notato movimenti particolari, sospetti o ingenti". L'unico movimento più importante sarebbe stato "un prelievo di 4mila euro il 10 ottobre. Ma quel giorno mi servivano 2mila euro liquidi per coprire la rata del mutuo e li ho chiesti temporaneamente a Luca, che di fatto ne ha prelevati 4mila".

In giornata la mamma di Luca, Concetta Galati, ha commentato invece le parole di Anastasia che, come riportato nell'informativa dei carabinieri, inveiva contro la suocera. 

Chi sono i coinvolti nel caso Sacchi

"In tutti questi anni non mi ha mai detto nulla di simile. Io, mio marito Alfonso e tutta la nostra numerosa famiglia non intendiamo rispondere ad insulti provenienti da una ragazza di 25 anni che per anni ha frequentato la nostra casa. L'unica cosa che realmente ci interessa è che tutti i responsabili della morte di Luca paghino il loro conto con la Giustizia". Ha detto tramite gli avvocati Armida Decina e Paolo Salice.

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