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Cronaca

Omicidio Sacchi, c'è un altro arresto. Il Gip: "Da Anastasia dichiarazioni lacunose e inverosimili"

Secondo il giudice, le dichiarazioni di Anastasia "appaiono del tutto inidonee a scalfire il quadro indiziario e cautelare" che "resta grave"

Un nuovo arrestato è stato eseguito nell'ambito dell'omicidio di Luca Sacchi. Il gip Costantino De Robbio, accogliendo la richiesta della Procura di Roma, ha infatti emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Armando De Propris, padre di Marcello, il ragazzo di 22 anni accusato di concorso in omicidio per aver fornito l'arma ai killer, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, già in carcere dal 25 ottobre scorso.

Una decisione che arriva nel giorno in cui lo stesso giudice ha deciso di respingere la richiesta di revoca della misura dell'obbligo di firma per Anastasia

Arrestato Armando De Propris per l'omcidio Sacchi

Armando De Propris, 46 anni, era stato già arrestato lo scorso 29 novembre quando in seguito alla perquisizione nella sua abitazione era stato trovato 1 chilo di droga. Per lui i Pm avevano già chiesto una misura cautelare per la detenzione dell'arma, che non è stata mai ritrovata e che però non era stata subito accolta dal gip motivando "una mancanza dei gravi indizi di colpevolezza". Ora la nuova decisione del Gip, scattata in seguito agli ultimi sviluppi investigativi.

Per il giudice, il fatto che a casa di Armando De Propris sia stato trovato la droga "dimostra il suo inserimento nel circuito dello spaccio di stupefacenti e nella criminalità comune locale". C'è poi un'intercettazione in cui la fidanzata di Marcello, parla con un'amica dell'omicidio "dicendosi contrariata dal fatto che il ragazzo avesse consegnato l'arma a Del Grosso" e "stigmatizzando la leggerezza con cui ha dato in prestito una pistola neanche appartenente a lui ma al padre".

A conferma di questo c'è anche quanto riferito dalla fidanzata di Del Grosso, che ha riferito di avere assistito a un incontro tra Del Grosso e Marcello De Propris, durante il quale il primo aveva chiesto al secondo cosa avesse detto il padre (in merito all'omicidio di Sacchi, ndr.).  

"Lo scambio di frase - scrive il gip De Robbio - attesta la reazione del proprietario dell'arma, rammaricato del cattivo uso" che Del Grosso ha fatto della pistola: "va ricordato che dopo l'omicidio quest'ultimo ha dovuto distruggere l'arma facendola a pezzi con un frullino e disperdendola in vari punti per cercare di non farla ritrovare dalla Polizia Giudiziaria". "Alla luce degli elementi evidenziati - conclude il gip - devono dunque ritenersi sussistenti gravi indizi di colpevolezza a carico di Armando De Propris".

Cosa c'è dietro l'omicidio Sacchi

Il Gip: "Dichiarazioni di Anastasia inverosimili"

Il gip De Robbio, in merito all'interrogatorio di garanzia di Anastasia Kylemnyk reso lo scorso 4 dicembre sull'omicidio del suo fidanzato, ha quindi spiegato come le dichiarazioni della giovane siano state "lacunose, inverosimili e in più punti scarsamente plausibili".

Per il giudice la 25enne ucraina è "soggetto interessato e non obbligato a rispondere dicendo la verità" e per questo non si giustifica una revoca della misura dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, come chiesto dal difensore della giovane. Secondo il giudice, le dichiarazioni di Anastasia "appaiono del tutto inidonee a scalfire il quadro indiziario e cautelare" che "resta grave". 

Chi sono i coinvolti nel caso Sacchi

La fidanzata di Luca Sacchi, aveva detto ai magistrati di non sapere che all'interno del suo zaino erano presenti 70mila euro destinati all'acquisto di sostanza stupefacente, aggiungendo di essere estranea (insieme al suo fidanzato) al giro di droga.

I soldi, secondo quanto si legge nel provvedimento con il quale il gip De Robbio ha respinto la richiesta di revoca della misura dell'obbligo di firma per Anastasia, le sarebbero stati consegnati da Princi per un "impiccio con le moto".

Anastasia, sottoposta all'obbligo di firma, è finita al centro della vicenda insieme a Giovanni Princi, amico di Luca Sacchi. I due sono stati colpiti da una misura cautelare, così come Marcello De Propris, Paolo Pirino e Valerio Del Grosso.

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