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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio Lanuvio, accoltellò a morte il marito: condannata a 8 anni

Luciano Ominetti morì il 24 marzo 2013 a seguito di alcuni colpi di arma da taglio inferti dalla moglie dopo una violenta lite. La donna è stata condannata di "omicidio volontario"

E' stata condannata a 8 anni di carcere la moglie di Luciano Omminetti, assassinato nella sua casa di Lanuvio, nel marzo del 2013. La donna è stata riconosciuta colpevole di "omicidio volontario". Lo hanno deciso i Giudici della Corte di Assise di Appello di Roma, con sentenza divenuta definitiva il 4 luglio scorso dopo il rigetto del ricorso presentato dai legali della donna da parte della Corte Suprema di Cassazione.

La donna si trova ora in carcere, a Rebibbia, dove è stata tradotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Velletri che le hanno notificato il provvedimento di carcerazione. I fatti risalgono alla tarda serata del 24 marzo 2013.

La moglie della vittima, fu accertato dopo articolate quanto complesse indagini dei Carabinieri, accoltellò il marito infliggendogli diversi colpi al torace in prossimità di organi vitali. La dinamica venne confermata anche dall'esito dell'autopsia che fornì un quadro compatibile con "un'aggressione volontaria".

Il G.I.P. del Tribunale di Velletri, concordando con l'attività investigativa svolta dai Carabinieri, pochi giorni dopo l'efferato delitto emise un'ordinanza di "custodia cautelare in carcere nei confronti della donna".

Scarcerata in attesa delle fasi processuali, fu sottoposta dapprima agli "arresti domiciliari", poi alla misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e ora dovrà scontare la pena della reclusione in carcere.

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