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Cronaca Garbatella / Via Caffaro, 24

Omicidio Garbatella: fermato l'amico, ha confessato tutto ad un carabiniere

Ad uccidere Maurizio David sarebbe stato un 40enne spesso ospite in casa del pensionato. Il movente passionale, resta da comprendere il ruolo di una donna

Non ha retto al rimorso ed appena ha visto un carabiniere conosciuto gli ha confessato l'omicidio. Ad essere ascoltato tutta la notte dagli investigatori un 40enne romano che nella tarda mattinata di ieri aveva indicato la presenza del cadavere di Maurizio David nel proprio appartamento a Garbatella. Poi la tragica scoperta, con il corpo del pensionato trovato morto dopo essere stato massacrato di botte, forse anche con l'utilizzo di un oggetto contundente. Il movente passionale, legato presumibilmente a dei problemi fra l'assassino e la vittima in relazione ad una donna contesa. 

LA VITTIMA - Una morte violenta quella di Maurizio David, un uomo di 60 anni disoccupato che viveva con una piccola pensione di invalidità. Qualche piccolo precedente per reati contro il patrimonio Maurizio David era separato dalla moglie e viveva da solo nell'appartamento al settimo piano di proprietà dell'Ater posto nella Scala A al civico 24 di via Caffaro. Ad accompagnare il presunto assassino nel proprio appartamento sarebbe stata proprio la vittima, vista salire da un testimone alle 21:00 della sera di mercoledì insieme ad "un giovane piuttosto teso". 

SCENA RACCAPRICCIANTE - Una tesi confermata dagli investigatori che hanno appurato come Maurizio David abbia aperto la porta di casa al proprio killer. Ipotesi avvalorata dal fatto che il portoncino dell'appartamento non presentasse effrazioni. L'omicidio si sarebbe consumato la notte fra mercoledì e giovedì. Una morte violenta quella del pensionato 60enne, con i carabinieri che una volta arrivati nell'abitazione nella mattinata di ieri si sono trovati davanti una "scena raccapricciante".

Garbatella: omicidio in via Caffaro (1)

MOVENTE PASSIONALE - In particolare il cadavere di Maurizio David è stato trovato in una pozza di sangue, con la testa fraccassata ed il volto tumefatto oltre ad ecchimosi su tutto il corpo. Tra le ferite anche qualche taglio da lama con l'assassino che si sarebbe accanito sulla vittima con un oggetto contundente, ancora non ritrovato dai carabinieri. A muovere la mano dell'assassino la gelosia per una donna, sembra la propria compagna, rintracciata qualche ora dopo la scoperta del delitto, presunta causa dei dissidi fra la vittima e l'assassino. 

DENUNCIA PER STALKING - Possibili problemi con le donne che Maurizio David aveva avuto anche con la ex moglie, che lo aveva denunciato per stalking. Una tesi confermata anche dall'inquilino del piano terra della Scala A di via Caffaro 24 che ieri affermava: "Conoscevo David - le parole di Ismale Salem davanti a taccuini e microfoni - era uno che scherzava tanto, ma beveva anche. Mi aveva detto di essere in lite con la moglie con cui era in causa, ma non so se è vero. Mi aveva detto che venerdì (oggi ndr) avevano una causa in Tribunale".  

LE INDAGINI - Dunque un omicidio passionale con il killer, un 40enne romano amico della vittima, che attanagliato dal rimorso avrebbe confessato l'assassinio al carabiniere di quartiere incontrato alla Stazione Piramide nella vicina Ostiense. La posizione dell'uomo, sottoposto a fermo di polizia giudiziaria da parte dei carabinieri della Compagnia Eur, che lo hanno ascoltato tutta la notte in caserma, è ancora al vaglio del magistrato di turno. Ci sono alcuni punti da chiarire nel suo racconto e in particolare il ruolo di una donna, forse la sua compagna. Sul caso anche i carabinieri del Nucleo Investigativo di via in Selci. L'assissino era spesso ospite in casa di Maurizio David. 

Garbatella, omicidio in via Caffaro

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