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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Via Monti di Marvaiata

Ucciso e bruciato in una villa di Formello: fermato l'amico

L'incendio delle 22 sarebbe stato un tentativo per cancellare le tracce del precedente crimine. Una lite violenta, culminata nell'omicidio di Massimo Orsi, l'ipotesi più accreditata dai carabinieri

Ucciso dall'amico che ospitava in casa da qualche giorno. E' morto così Massimo Orsi. I carabinieri della stazione Roma Cassia hanno "forti elementi" per credere che ad ucciderlo sia stato il suo coetaneo. Il fermo, disposto in mattinata, è avvenuto al termine di un'indagine lampo. E' infatti bastato poco per capire che l'incendio che ha avvolto la casa di via Monti di Marvaiata rappresentava solo un maldestro tentativo per cancellare quello che era accaduto poco prima. si intuiva da quella porta spalancata e dalle tracce, troppe, lasciate e che raccontavano evidentemente di un episodio doloso.

L'INCENDIO - Ore 22.00. Un residente di Formello chiama i vigili del fuoco. In via Monti di Marvaiata è in corso un incendio. Le fiamme avevano già avvolto parte dell'appartamento, la camera da letto e il bagno. Domarle non è stato semplice, ma dopo sei ore i vigili del fuoco, accompagnati dai carabinieri di Ostia e della Cassia, sono riusciti ad entrare nell'appartamento. Qui, nella parte ancora non lambita dalle fiamme, hanno trovato un corpo, quello del padrone di casa, Massimo  Orsi, 51 anni, già noto alle forze dell'ordine.

LE FERITE - Che Orsi non fosse morto per le esalazioni lo raccontavano sin da subito le ferite alla testa. Numerosi infatti i colpi, inferti probabilmente con un corpo contundente, che ne sfiguravano il capo. Appurato l'omicidio i carabinieri hanno iniziato le proprie indagini che nel giro di poche ore hanno portato al fermo di un amico e coetaneo della vittima, accusato anche dell'incendio per nascondere le tracce.

L'IPOTESI DELLA LITE - "Abbiamo elementi importanti per poter dire che sia stato lui ad uccidere Orsi", così il comandate della compagnia Angelo Zito. Quel che è successo prima delle 22 è ora l'oggetto della vere indagini. E' infatti da capire il movente che avrebbe spinto l'arrestato ad ammazzare l'uomo che da qualche giorno l'ospitava. Al momento l'ipotesi più accreditata è quella della violenta lite che ha avuto un tragico epilogo. L'uomo arrestato, per cancellare le tracce, ha pensato di dare alle fiamme l'appartamento.

Il presunto autore dell’omicidio è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria e condotto a Rebibbia. La procura della repubblica di Tivoli, che coordina le indagini, dovrà decidere se convalidare o meno il fermo.

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