rotate-mobile
Cronaca Capannelle / Via Corigliano Calabro

Statuario: uccise donna a colpi di piccozza, sarà sottoposto a perizia psichiatrica

L'omicidio di Elena Panetta si consumò il 5 agosto del 2018 in un appartamento di via Corigliano Calabro

Sarà sottoposto ad una perizia psichiatrica per stabilire se era capace di intendere e di volere al momento in cui ha commesso l’omicidio di Elena Panetta allo Statuario. Era il 5 agosto del 2018 quando Emanuele Riggione, autotrasportatore di Terracina (Comune della provincia pontina) uccise a colpi di piccozza la donna che lo ospitava nel suo appartamento per poi costituirsi nella caserma dei carabinieri di Latina. Lo scrive LatinaToday. 

La difesa del 42enne punta infatti a dimostrare che l’enorme quantità di droga assunta dall’imputato lo rendeva incapace di intendere e volere. Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Roma Cappiello ha dunque accolto la richiesta degli avvocati Angelo Palmieri e Adriana Anzeloni affinchè Riggione venga giudicato con l’abbreviato condizionato proprio all’esito della perizia. Il 21 giugno saranno dunque nominati i periti, quello del gup e quello della difesa.

La vittima, Elena Panetta, 57 anni,  presso la cui abitazione Riggione viveva da otto mesi, era stata trovata morta nella sua casa, in via Corigliano Calabro mentre l’autore del brutale omicidio, fuggito dalla Capitale, era arrivato nel capoluogo pontino e si era costituito presso la caserma dei carabinieri di Latina.

All’origine dell’uccisione della donna una richiesta di denaro da parte dell’uomo per acquistare altra droga, richiesta alla quale la vittima aveva risposto negativamente. Così lui l’aveva colpita ripetutamente con un piccozza poi era fuggito.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Statuario: uccise donna a colpi di piccozza, sarà sottoposto a perizia psichiatrica

RomaToday è in caricamento