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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Casal Palocco / Via Nicanore di Alessandria

Omicidio Casalpalocco: Corvini fatto uccidere da imprenditore per questioni economiche

Individuati gli autori del delitto ed il mandante dell'assassinio che si consumò il 9 ottobre del 2013 in via Nicanore di Alessandria. I killer pagati 25mila euro

Dissidi di natura economica sui quali sono ancora in corso le indagini da parte degli inquirenti. Un omicidio su commissione impartito da un imprenditore ai due killer pagati con 25mila euro a titolo di compenso per il 'lavoro' fatto. A distanza di 15 mesi gli investigatori chiudono una parte del cerchio che ha portato all'assassinio di Sesto Corvini, imprenditore romano di 76 anni freddato con diversi colpi di arma da fuoco la mattina del 9 ottobre 2013 in via Nicanore di Alessandria, a Palocco.

UCCISO NEL FURGONE - In particolare Sesto Corvini venne freddato all'altezza del civico 9 della strada intorno alle 8:30 del mattino. Il suo corpo privo di vita venne poi rinvenuto da due operai che lo trovarono morto al posto di guida del furgone che stava conducendo. Un omicidio efferato, ai danni di quello che i membri del Consorzio del quartiere del X Municipio indicavono come "Colui che si riteneva il padrone di Casal Palocco".

Omicidi a Roma: killer confessa assassini e gambizzazioni

CONFESSIONE DI ORSINI - Come nel caso dell'omicidio di Federico Di Meo a Velletri, anche per la risoluzione dell'assassinio di Corvini, è risultato fondamentale la collaborazione con la magistratura di Giancarlo Orsini. Le indagini sull'agguato ad opera di ignoti furono assunte dal Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri di Ostia che acquisì rilevanti indizi circa il coinvolgimento del reo confesso nell’episodio delittuoso. Nel frattempo l’Orsini era stato arrestato dai Carabinieri di via in Selci per l’omicidio di Roberto Musci a Casalotti.

25MILA EURO AI KILLER - Secondo quanto ricostruito dagli investigatori "Il mandato di assassinare Sesto Corvini fu impartito da Massimiliano Prosperi, 47enne romano il quale a sua volta lo aveva ricevuto da terze persone non note, e che consegnò a Gentile e Orsini 25.000 euro a titolo di compenso per l’omicidio, disposto per non meglio chiariti dissidi di natura economica".

INDAGINI BALISTICHE - Le indagini scientifiche svolte dalla Sezione Balistica del R.I.S. dei carabinieri di Roma hanno consentito di stabile che l’omicidio Corvini è stato commesso con la medesima pistola calibro 45 Gap, utilizzata da Giancarlo Orsini per compiere altre due gambizzazioni confessate dallo stesso.

INDIZI DI COLPEVOLEZZA - Le indagini di riscontro eseguite dal Nucleo Investigativo Carabinieri di Roma hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico di Carlo Gentile, al momento irreperibile e attivamente ricercato dalla polizia e Massimiliano Prosperi, anch'egli imprenditore, per la violazione degli artt. 110, 575, 577 del codice penale.

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