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Cronaca Casal Bruciato / Via di Casal Bruciato, 27

Omicidio a Casal Bruciato: 45enne accoltellato a morte al culmine di una lite tra ex

Il violento scontro è culminato in tragedia nel cuore della notte. Ferito un altro uomo di 46 anni, attuale compagno dell'ex moglie della vittima. Trovati nell'appartamento con i vestiti sporchi di sangue i due sono stati arrestati per "concorso in omicidio"

Una violenta lite culminata in tragedia. Omicidio nel cuore della notte della Capitale dove un uomo di 45 anni è morto dopo essere stato ricoverato d'urgenza all'ospedale Sandro Pertini. L'allerta alla sala della Questura di Roma intorno alle 4,30 del 4 dicembre da parte dei vicini di casa. L'alterco è scoppiato tra la vittima, Davide De Martino, originario di Palermo ma residente a Roma, un altro uomo, (un 46enne romano) ed una donna, anch'essa romana e coetanea di quest'ultimo, in un appartamento al civico 27 di via di Casal Bruciato, nell'omonimo quartiere del Tiburtino. Le due persone, sono state trovate nell'appartamento dove si è consumato l'omicidio.

MORTO ALL'OSPEDALE - Alla base della tragedia una lite banale tra gli ex coniugi, con l'intervento dell'attuale compagno della donna, anche lui rimasto ferito e sottoposto ad accertamenti sanitari. Una lite degenerata frettolosamente con Davide De Martino raggiunto da due fendenti al cuore e caduto in terra in una pozza di sangue. Trasportato d'urgenza al nosocomio di via dei Monti Tiburtini per l'uomo non c'è stato nulla da fare è morto subito dopo l'arrivo all'ospedale romano.

Omicidio a Casal Bruciato: uomo ucciso a coltellate dopo una lite con l'ex

CONVIVENZA IMPOSSIBILE - Una tragedia scaturita presumibilmente per una difficile convivenza a tre. La vittima infatti, nonostante non avesse più una relazione con l'ex moglie, viveva da circa un anno nell'appartamento di Casal Bruciato in quanto co-intestatario con l'ex moglie della medesima casa popolare adiacente la via Tiburtina. Ma da diversi mesi nell'appartamento aveva 'messo le tende' il terzo incomodo: nuovo compagno della donna. Da allora liti banali su tutto e una guerra di nervi che all'alba di oggi è passata dalle urla alla pratica. Sono stati proprio i residenti che, sentito il trambusto e le grida d'aiuto della vittima, hanno allertato il 113.

RICOSTRUZIONE DELL'OMICIDIO - Giunti sul posto gli agenti della squadra mobile e quelli del commissariato Sant'Ippolito, i poliziotti hanno ascoltato l'uomo e la donna, ex moglie della vittima, presenti in casa al momento del litigio. Da allora è partito uno scaricabarile sulle responsabilità ma entrambi avevano i vestiti sporchi di sangue. Ne è uscito fuori un quadro fatto di litigi e tensioni, un inferno di gelosie e ripicche sfociato stamani con l'omicidio di Davide De Martino all'interno del suo appartamento nelle palazzine popolari di Casal Bruciato.

OMICIDIO IN CONCORSO - Gli investigatori hanno inoltre ascoltato separatamente tutti i testimoni confrontando le versioni per ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto. Una volta accertati i fatti, gli inquirenti hanno arrestato i due per "Concorso in omicidio". Ancora non è chiaro chi, fra l’uomo e la donna arrestati, abbia materialmente ucciso Davide De Martino.

VOLEVO DIFENDERE IL MIO COMPAGNO - Associata nel carcere romano di Rebibbia la donna di 46 anni, accusata della morte dell'ex convivente, ha spiegato la propria versione dei fatti per voce dei suoi avvocati difensori Fabrizio Consiglio e Eugenio Daidone: "Volevo salvare me e il mio compagno dal mio ex, ho agito solo per legittima difesa", ha raccontato la donna. La donna è accusata di omicidio volontario in concorso con il suo compagno, anch'egli in stato d'arresto e piantonato presso l'ospedale Pertini a causa delle ferite riportate nel corso della colluttazione. Parlando con i suoi avvocati la donna ha ricostruito la vicenda sentimentale che per dieci anni l'ha legata a Di Martino: un rapporto burrascoso condito di molestie, minacce e percosse tanto che in passato la donna presentò una denuncia.

LA NOTTE DEL 4 DICEMBRE - La donna ha fornito la propria versione dei fatti su quanto avvenuto la notte del 4 dicembre quando, secondo il proprio racconto, i due uomini hanno prima litigato verbalmente per questioni di poco conto, ma poi sono passati alle mani. Quindi la situazione sarebbe degenerata con Davide De Martino che, armato di coltello, avrebbe, a dire della donna, tentato di colpirla con un fendente. A questo punto la donna, per difendere il suo uomo, si sarebbe impossessata del coltello e avrebbe ferito a morte De Martino.

AUTOPSIA SUL CORPO - Una versione, però, che il figlio 23enne della coppia, presente al momento del dramma, smentisce affermando che il padre Davide non aveva coltelli in mano. Domani 5 dicembre il pm Luca Tescaroli disporrà l'autopsia sul corpo del deceduto.

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