Delitto dell'autosalone: dopo cinque mesi arrestato il colpevole
L'assassino di Massiliano Patis è stato indicato da Alessandro De Antonis che si è svegliato dal coma. L'uomo, il 41enne Massimiliano Magliocchetti, il 22 dicembre fu il primo a chiamare il 113 e l'ultimo a pranzare con le vittime
Redazione
26 maggio 2009 15:16
Era sempre stato davanti agli occhi degli inquirenti, sin dall'inizio. Anzi, era stato proprio lui a chiamare il 113 il 22 dicembre, fingendosi poi il testimone. A distanza di 5 mesi la squadra mobile ha risolto il caso diventato famoso come il “delitto dell'autosalone”, costato la vita a Massimilano Patis e un lungo coma ad Alessandro De Antonis.
Un lungo coma dal quale De Antonis si è svegliato qualche giorno fa. Un risveglio decisivo per sbrogliare la matassa delle indagini. E' stato infatti proprio lui ad indicare nel 41enne Massimiliano Magliocchetti, il colpevole dell'omicidio e tentato omicidio.
Magliocchetti è stato il primo a chiamare il 113 quel pomeriggio del 22 dicembre. Il 41enne è stata però anche l'ultima persona a vedere vivo Patis. Era lui infatti l'uomo che ha pranzato con le due vittime e che tutti i testimoni hanno descritto alla squadra mobile.
Il movente della violenza sarebbe legato alla vendita di un'auto da parte dell'arrestato a De Antonis. Magliocchetti, che dopo l'arresto non ha fatto alcuna ammissione, avrebbe simulato la vendita di una Mercedes, azienda per la quale lavorava, con documenti e bonifici falsi.
Le reiterate richieste di De Antonis per ottenere il denaro del finanziamento, (circa 38 mila euro) hanno portato alla reazione violenta di Magliocchetti che, il pomeriggio del 22 dicembre, in un raptus lo ha colpito alla testa con una pinza-pappagallo all'interno dell'autosalone. A quel punto l'arrestato ha atteso che il nipote del titolare uscisse dal bagno dove si era allontanato per colpirlo a morte.
Un lungo coma dal quale De Antonis si è svegliato qualche giorno fa. Un risveglio decisivo per sbrogliare la matassa delle indagini. E' stato infatti proprio lui ad indicare nel 41enne Massimiliano Magliocchetti, il colpevole dell'omicidio e tentato omicidio.
Magliocchetti è stato il primo a chiamare il 113 quel pomeriggio del 22 dicembre. Il 41enne è stata però anche l'ultima persona a vedere vivo Patis. Era lui infatti l'uomo che ha pranzato con le due vittime e che tutti i testimoni hanno descritto alla squadra mobile.
Il movente della violenza sarebbe legato alla vendita di un'auto da parte dell'arrestato a De Antonis. Magliocchetti, che dopo l'arresto non ha fatto alcuna ammissione, avrebbe simulato la vendita di una Mercedes, azienda per la quale lavorava, con documenti e bonifici falsi.
Le reiterate richieste di De Antonis per ottenere il denaro del finanziamento, (circa 38 mila euro) hanno portato alla reazione violenta di Magliocchetti che, il pomeriggio del 22 dicembre, in un raptus lo ha colpito alla testa con una pinza-pappagallo all'interno dell'autosalone. A quel punto l'arrestato ha atteso che il nipote del titolare uscisse dal bagno dove si era allontanato per colpirlo a morte.
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26 maggio 2009 15:16
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