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Cronaca Casalotti / Via di Pantan Monastero, 66

Omicidio a Casalotti: tra le ipotesi droga e videopoker

Antonio Bocchino, 36 anni, è stato ucciso ieri mattina con due colpi di pistola alla testa. Era titolare di un bar dove nel 2008 ci fu una sparatoria

Una scia di sangue quella lasciata ieri a Casalotti che non ha ancora un perché. Un uomo, Antonio Bocchino, 36 anni, freddato con due colpi di pistola che gli hanno trafitto il cranio. Un omicidio di prima mattina, la vittima aveva appena accompagnato i figli a scuola. I killer si sono finti poliziotti, hanno fermato la sua auto e non gli hanno dato il tempo di parlare. Il corpo di Bocchino è caduto fuori dall'auto perché la portiera era aperta.

E' stato ritrovato da un passante lì, in via Pantan Monastero, all'altezza del civico 66. In corso le indagini degli inquirenti per capire chi ha voluto la morte dell'uomo. E perché. Si è parlato di possibile regolamento di conti legato allo spaccio di droga, ma, tra le ipotesi, si pensa anche ai videopoker. Sì perchè la vittima trucidata ieri mattina era titolare di un bar a Montespaccato dove del sangue è già scorso nel 2008.

Antonio Bocchino non è nuovo alle cronache. Nella notte del 16 maggio 2008 l'uomo è stato arrestato, insieme ad altri tre, in seguito a una sparatoria che avvenne all'interno del suo stesso bar, il Toto di via Gattinara. Vittima un giovane albanese di 26 anni. Lo scorso aprile l'uomo è stato assolto in appello dalla prima Corte d'Assise. Una guerra legata al gioco d'azzardo a cui può essere ricondotto anche l'omicidio di ieri?

E' ancora tutto da chiarire, ma la pista c'è. E non sarebbe la prima volta che scorre del sangue per questioni legate alle macchinette 'killer'. Ricordiamo l'omicidio di Torpignattara, in cui vennero assassinati il cinese Zhou Zeng e la piccola figlia Joy. Gli inquirenti non hanno ancora scartato l'ipotesi del delitto legato a presunte minacce subite dall'uomo per installare alcuni videopoker nel suo bar sulla Casilina. A Ostia vennero uccisi due gestori di una sala giochi, Giovanni Galleoni e Francesco Antonini, detto 'baficchio' e 'sorcanera'. Ma lista è lunga e arriva fino ai delitti storici della banda della Magliana.

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