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Cronaca Centro Storico / Piazza di Spagna

Orda olandese a Roma, il Questore non ci sta: "Abbiamo evitato strage di innocenti"

Il Questore Nicolò D'Angelo nel corso di una conferenza si difende dopo gli attacchi del sindaco Marino: "Intervenire in quella situazione non era tecnicamente possibile. Dovevamo proteggere i cittadini"

Sull'invasione di tifosi olandesi a piazza di Spagna il Questore di Roma Nicolò D'Angelo non ci sta. Non incassa il colpo partito dal sindaco Marino, difende i suoi uomini e passa al contrattacco in una conferenza stampa convocata in via di San Vitale: "Una scelta strategica e militare. A piazza di Spagna abbiamo evitato una strage di innocenti".

DIFESA DI BAMBINI E TURISTI - Il capo della Questura di Roma ha poi specificato come 1800 agenti in servizio nelle zone sensibili dell'Urbe: "Hanno operato per evitare scontri massicci che avrebbero provocato incidenti seri coinvolgento i bambini che dovevano uscire alle 16:00 da alcuni asili nido della piazza quali il Sacro Cuore e San Giuseppe. Abbiamo inoltre tutelato turisti e anziani mentre non era tecnicamente possibile evitare l'ingresso degli hooligans olandesi nella storica piazza romana, sono cittadini europei e non possiamo evitare loro di circolare in città liberamente".

EVITATA UNA DEBACLE - Il questore ha ricostruito dettagliatamente i fatti focalizzandoli, soprattutto, su quanto avvenuto in piazza di Spagna dove, ha detto, "se fossimo intervenuti massicciamente, con l'uso di lacrimogeni o altro avremmo innescato una vera e propria debacle nella piazza". "Io e i miei uomini - ha poi aggiunto - morti non ne facciamo, preferisco anche che restino segni e si imbrattino le strade piuttosto che arrivare a questo. La mia - ha rivendicato D'Angelo - è stata una scelta dettata da una situazione estrema. Occorre operare con la testa, con senso di controllo e non indiscriminatamente". "L'ordine pubblico si sa come comincia ma non si sa mai come finisce".

FACINOROSI A PIAZZA DI SPAGNA - Nicolò D'Angelo ha poi spiegato che, malgrado si fossero convinti circa 3mila olandesi a spostarsi nell'adiacente piazza delle Canestre scelta come luogo di raggruppamento per lo spostamento allo stadio, altri 1.200 hooligans si sono rifiutati di ottemperare al divieto di organizzare un corteo che, attraversando le vie del centro,li doveva portare secondo le loro intenzioni allo Stadio Olimpico. Da qui il sorgere dei problemi che hanno poi portato anche al danneggiamento della famosa Barcaccia in piazza di Spagna.

EVITATA STRAGE - "Nessuno - ha puntualizzato il Questore - avrebbe potuto impedire ai tifosi di sciamare alla spicciolata in piazza di Spagna senza un intervento difficile tecnicamente e che, comunque, avrebbe avuto contorni drammatici. Noi - ha aggiunto - siamo chiamati a garantire l'ordine pubblico e non ad assicurare che dei tifosi incivili e ubriachi lascino sporcizia o altro".

AUTORITA' OLANDESI - Una partita a rischio, preparata con tutti i crismi del caso: "Le autorità olandesi hanno avuto difficoltà ad impedire la trasferta dello zoccolo duro della tifoseria: non sono partiti da Rotterdam ma da Bruxelles e da altre città del Belgio con i mezzi più disparati. Senza considerare che ci hanno detto il numero di questi facinorosi ma non ci hanno fornito i nominativi, impedendoci di fatto una sorta di controllo preventivo". "I facinorosi sono arrivati a Roma con mezzi diversi e da rotte diverse - ha spiegato ancora il Questore - inoltre 500 hanno acquistato il biglietto su internet, mentre 4500 erano stati bigliettati normalmente. Noi non avevamo un elenco dei facinorosi, non avevamo informazioni su loro".

CONTATTO TRA TIFOSERIE - Il capo della Questura di San Vitale ha poi sottolineato come si sia evitato "Un contatto tra le tifoserie del Feyenoord e della Roma che avrebbe avuto conseguenze gravissime". "Eravamo a conoscenza dell'intenzione dei tifosi del Feyenoord di marciare in corteo fino allo stadio come sono soliti fare, e sapevamo che un nutrito gruppo di romanisti era pronto a contrastare l'eventuale corteo".

ROMANISTI A PIAZZA MANCINI - Gli ultras romanisti, sempre secondo quanto riferito da Nicolò D'Angelo "erano in 600 che li stavano aspettando a piazza Mancini. Tra di loro c'era un gruppo che voleva tendere un agguato agli olandesi per vendicare la Lupa. Li abbiamo intercettati, bloccati e portati via, evitando il peggio".

ROMANISTI A COLLE OPPIO - I supporters giallorossi erano anche in altre zone della città: "Abbiamo bloccato 40 tifosi della Roma, armati di bastoni, coltelli e taglierini, nascosti in diversi bar di Colle Oppio dove sono stati fermati e denunciati".

MICCIA ESPLOSIVA - Il questore ha poi rinvendicato il lavoro dei suoi uomini: "Abbiamo ritenuto di monitorare la situazione per evitare di intervenire massicciamente solo per motivi di degrado urbano, per evitare di accendere dentro quella piazza una miccia spaventosa. Non dimentichiamoci che in piazza di Spagna c'è una fermata della metropolitana, inoltre, tra gli stessi olandesi c'erano famiglie che non hanno fatto lo stesso scempio".

EVITATA STRAGE DI INNOCENTI - "Abbiamo impedito una strage degli innocenti - ha aggiunto D'Angelo -. Pensate se avessimo sparato i lacrimogeni e fossimo intervenuti massicciamente perché sporcavano o tiravano fumogeni. Questa é stata la mia scelta e chi parla di servizi effettuati in maniera superficiale di sottovalutazioni credo debba fare un attimo di riflessione".

DIECI ORE DI FILMATI - La Questura di Roma, ha precisato D'Angelo "è in possesso di oltre dieci ore di filmati che ritraggono gli spostamenti dei tifosi del Feyenoord e gli atti vandalici avvenuti sia nella notte di mercoledì a Campo de' Fiori che in piazza di Spagna il giorno successivo, poche ore prima dell'incontro di calcio con la Roma per la Europa League".

TELECAMERE IN CITTA' - Un impegno che lo stesso Nicolò D'Angelo ha voluto difendere con fermezza di fronte alle polemiche innescate dai danneggiamenti e dagli atti vandalici provocati dagli stessi hooligans olandesi. La Questura di Roma, anche grazie all'apporto della polizia Scientifica, ha spiegato D'Angelo, aveva, infatti, predisposto telecamere "in ogni angolo della città" tenendosi costantemente in contatto con i colleghi olandesi. "I nostri uomini - ha proseguito - sono stati impegnati in servizio, tra il Centro Storico ed altre zone della città come Campo de' Fiori, senza contare ovviamente il servizio allo stadio con oltre 1.800 uomini. Questo è un dato incontrovertibile - ha poi aggiunto D'Angelo - che vuol dire che non abbiamo né sottovalutato le criticità né, in malafede, nascosto la nostra preoccupazione per l'arrivo di quei tifosi".

NESSUN PRESSAPPOCHISMO - Una netta presa di posizione quella del Questore che non ha risparmiato una risposta al sindaco Ignazio Marino: "Non sollevo confronti istituzionali, mi dispiace per il sindaco che é rimasto colpito dalle immagini del degrado, che si è visto la piazza vituperata, sporcata è offesa ma contesto e respingo gli addebiti su pressappochismo o incapacità di gestire l'ordine pubblico. Accuse ingiustificate o ingiustificabili".

COLLABORAZIONE TRA LE PARTI - Una conferenza stampa conclusa con un auspicio da parte del Questore: "Scaricare non serve a nulla, bisogna lavorare insieme, fare squadra e individuare. Perché sta sotto gli occhi di tutti e non può sfuggire chi avevamo davanti e non credo che quelle immagini parlino di 200 persone. Credo che le forze dell'ordine abbiano operato bene - ha proseguito - ce la dobbiamo prendere con gli olandesi e lavorare perché queste cose non avvengano più. Gli olandesi ci hanno espresso solidarietà, qualcuno dei loro poliziotti é stato ferito alla testa da quei tifosi e protetto da noi".

GRAZIE AI MIEI UOMINI - Nicolò D'Angelo ha poi voluto ringraziare i propri uomini e le altre forze dell'ordine in servizio di ordine pubblico: "Abbiamo avuto il controllo di noi stessi, abbiamo fatto il nostro dovere contrappendoci con il nostro corpo davanti". "Alla fine la conta dei feriti la facciamo noi con 31 poliziotti e 9 carabinieri rimasti feriti. Rifarei le scelte che abbiamo fatto - ha concluso D'Angelo - se qualcuno ritiene che non sia stato o non sia adeguato per garantire l'ordine in questa città io sono qui".

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