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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca San Paolo / Via Silvio D'Amico, 53

San Paolo, movimenti per la casa occupano un palazzo: ore di tensione con la polizia

In 300 hanno occupato la struttura ex Inarcassa di via Silvio D'Amico 53. Sul posto anche l'assessore Berdini per trattare. In serata lo sgombero della polizia. I movimenti denunciano la presenza di feriti

Esplode l'emergenza casa nella Capitale. Ore di tensione si sono vissute a San Paolo nel tardo pomeriggio-serata di sabato 4 febbraio. Un gruppo di 300 persone, appartenenti ai movimenti di lotta per casa, ha fatto irruzione in un palazzo di via Silvio D'Amico 53, prendendo possesso di quello che è uno stabile ex Inarcassa al momento vuoto e non utilizzato. Gli occupanti sono saliti sul tetto, mettendo in atto una vera e propria resistenza. Sul posto immediato l'intervento di polizia e carabinieri che hanno blindato l'area e l'intera zona.

L'OCCUPAZIONE - L'azione dei movimenti è scattata dopo lo sgombero delle 70 famiglie da Colle Monfortani. Allontanati ormai tre settimane fa, gli ex occupanti contestano l'assenza di una politica per la casa e l'assenza di soluzioni alternative. "Il Comune non ha fornito alcun tipo di supporto", ripetono da giorni le famiglie sgomberate. Un blitz scattato all'indomani dell'annuncio della delibera sul bonus casa che, a detta dei movimenti, non fornisce certezze agli ospiti dei resicence. Insomma un'emergenza deflagrata in via Silvio D'Amico.

In una nota del "Movimento per il diritto all’abitare" si legge:

La decisione del Comune di Roma di reiterare il bonus casa per chi ancora vive nei Centri di assistenza alloggiativa temporanea ed è in possesso dei requisiti richiesti, di sgomberare coloro che occupano per necessità un alloggio popolare e di combattere le cosiddette occupazioni abusive, è l’ultima perla di un’amministrazione che in nome della legalità si allinea alle direttive della delibera n. 50 del commissario prefettizio Tronca, anziché superarla come affermato un paio di mesi fa. La discontinuità con la precedente giunta e con la fase del commissariamento non c’è quindi, come nulla sta avvenendo sul fronte delle residenze negate dall’applicazione dell’articolo 5 del “piano casa” nazionale del 2014.
 

LA TRATTATIVA - L'occupazione è scattata poco prima delle 17 ed ha visto convergere in zona numerose persone, solidali con chi ha messo in atto l'azione. Gli occupanti si sono barricati all'interno, salendo sul tetto ed esponendo striscioni. Polizia e Carabinieri, pronti ad intervenire, hanno da prima desistito visto l'intervento sul posto dell'assessore all'Urbanistica Paolo Berdini. Proprio lui è salito a trattare con i manifestanti, chiedendo loro di abbandonare autonomamente il palazzo, promettendo l'apertura di una riunione in Regione con l'assessore Refrigeri. "Non ci fidiamo, vogliamo impegni scritti", è stata la risposta dei movimenti. 

A stretto giro però la Regione Lazio si è affrettata smentire: "In riferimento alla notizia della riunione convocata dall’assessore comunale  Paolo Berdini   presso la sede della Regione Lazio, sulla vicenda dell’occupazione di via Silvio D’Amico 53, si precisa che essa è priva di alcun fondamento. L’assessore regionale Fabio Refrigeri non è stato contattato né dall’assessore Berdini, né da nessun altro esponente del Campidoglio per concordare tale riunione. Non crediamo dunque possibile che un assessore del Comune di Roma possa convocare una riunione in maniera autonoma in un’altra istituzione. A meno che l’assessore Berdini non abbia convocato tale riunione a sua insaputa…".

LO SGOMBERO - In serata la polizia ha fatto irruzione nel palazzo, sgomberandolo. Attimi di tensione, con i manifestanti che denunciano la presenza di alcune persone ferite. Sul posto sono intervenute anche delle ambulanze.

Successivamente un corteo spontaneo ha invaso le strade di San Paolo, con la polizia che, con i blindati, ha allontanato i manifestanti. 

 

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