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Cronaca Tufello / Via Monte Bianco, 114

Tentativo di occupazione nella palazzina dove venne ucciso Valerio Verbano

E' accaduto nei due appartamenti al pian terreno del civico 114 di via Monte Bianco. Il gruppo ha provato a rompere i muri delle abitazioni dopo aver forzato il portone d'ingresso

Il tentativo è stato sventato dagli abitanti di Montesacro dopo che un gruppo di persone aveva forzato il portone d'ingresso del civico 114 di via Monte Bianco con l'intento di occupare alcuni appartamenti disabitati. Una palazzina di proprietà dell'Ente Regione Lazio conosciuta alle cronache cittadine come il luogo dove il 22 febbraio del 1980 venne ucciso davanti ai genitori Valerio Verbano, sorpreso da tre giovani armati e coperti di passamontagna che convinsero i genitori dell'allora 19enne a farsi aprire la porta per poi legarli ed uccidergli il figlio con un colpo di pistola una volta che questi rientrò a casa dal liceo.

CASA VERBANO - L'appartamento al quarto piano dello stabile fu abitato dalla madre di Valerio, Carla Zappelli in Verbano, che nel corso dei decenni non smise mai di ricordare il figlio brutalmente ucciso. Il 6 giugno del 2012 la morte della madre di Valerio già vedova, con l'ente Regione Lazio che si riapprorpiò nel successivo mese di settembre dell'abitazione posta tra il Tufello e Montesacro tra le proteste e le rimostranze dei 'compagni' che vorrebbero che la casa dove venne ucciso Valerio Verbano diventi un museo alla sua memoria.

TENTATA OCCUPAZIONE - Ritornata in possesso della Regione Lazio assieme ad altri appartamenti del civico 114 di via Monte Bianco, questi sono stati messi in sicurezza per evitare delle possibili occupazioni abusive. Uno spettro che si è materializzato la notte tra lo scorso 17 e 18 ottobre quando un gruppo di sei personeì ha forzato il portone d'ingresso della palazzina con l'intento di occupare uno dei due appartamenti sfitti posti al pian terreno della palazzina di Montesacro.

ARMATI DI MARTELLO - Secondo quanto raccontato agli investigatori intervenuti sul posto dagli abitanti della zona, il gruppo, composto da cittadini sudamericani ed una coppia di italiani, è arrivato in via Monte Bianco intorno alle 23 e dopo essersi introdotto nello stabile ha tentato di aprire una delle porte prese di mira. Un tentativo di sfondamento messo in atto con un martello nel cuore della notte, con il forte rumore che ha poi svegliato non solamente gli abitanti dei 20 appartamenti della zona di Montesacro-Tufello ma molti residenti del III Municipio Montesacro.

INTERVENTO DELLA POLIZIA - Inteso quanto stava accadendo molte segnalazioni sono arrivate al 113 con diverse pattuglie del Reparto Volanti e del commissariato competente per territorio arrivate in via Monte Bianco. Accertato quanto stava accadendo i poliziotti hanno identificato i presunti occupanti allontandoli dalla palazzina presa di mira.

TECNICI DELLA REGIONE - Svangato il tentativo di occupazione la mattina del 18 ottobre sono arrivati nella palazzina i tecnici della Regione Lazio che hanno provveduto a murare nuovamente i portoncini sfitti con l'intento di evitare possibili nuovi possibili blitz.

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