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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Nella fontana di Trevi per "purificarsi": multa da 450 euro per un performer spagnolo

Fermato immediatamente fuori dagli agenti del gruppo Trevi è stato condotto presso il Comando di Via della Greca, è stato multato con un verbale di 450 Euro

Ancora un bagno nella Fontana di Trevi. Dopo la nuotata a rana di un giovane lo scorso 12 aprile, a distanza di 10 giorni un 30enne si è esibito in una nuova perfomance. Questo pomeriggio alle ore 15:15, il 30enne di nazionalità spagnola, approfittando di un momento di particolare affollamento di turisti, è entrato dentro la vasca centrale della Fontana, vestito unicamente con una lunga tunica. 

Qui, ha iniziato a lanciare fiori rosa in aria, inneggiando alla dea Venere. Un rito di purificazione, da compiere all'interno della fontana. Condotto immediatamente fuori dagli agenti del I gruppo Trevi è stato condotto presso il Comando di Via della Greca, è stato multato con un verbale di 450.00 Euro, come previsto dalle norme vigenti. Altri accertamenti sono in corso.

Tanti i turisti presenti che hanno iniziato a filmare l'accaduto. Ed ovviamente il filmato è finito sui social. In basso la perfomance immortalata da Giuseppe Fera che ci ha gentilmente concesso il video.

Sull'account instagram il performer Adrian Pino Olivera rivendica l'esibizione postando le foto della sua "esibizione" con il commento "La fuente madre". Adrian Pino Olivera è un artista che attraverso le sue azioni ripercorre un mondo spirituale femminile. "La sua arte", si legge sul suo sito, "è soprattutto un atto di devozione alla madre e dea Venere. Deve essere il faro di un nuovo mondo in cui erotismo, il corpo e il desiderio non sono concepiti come un tabù, ma vivere liberi e intesamente come un giardino delle delizie".  
 

la fuente madre 🌸💕 photos by @angelo_nada. grazie!! #fontanaditrevi

Un post condiviso da Adrián Pino Olivera (@adrianpinoolivera) in data:

L'episodio viene commentato dal sindacato di polizia locale Sulpl Roma. Il segretario romano Stefano Giannini: "C'è un unico modo per proteggere la Fontana di Trevi da questi ed altri "bagni tra la folla": fare pagare ingresso a bordo vasca contingentando ingressi e facendo entrare le persone a gruppi controllabili. Gli incassi servirebbero non poco alle casse del comune ed i turisti non avrebbero neanche difficoltà particolari a pagare per vedere un monumento inimitabile come avviene in tutti gli altri paesi al mondo. Altrimenti rassegniamoci a farci dare le divise arancioni modello Baywacth".

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