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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Ostia

Ostia: trappola a luci rosse, coppia condannata a 24 anni dopo omicidio

Niko Caldiero e Naomi Caruso sono stati condannati per l'omicidio di Milon Sayan, attirato a Ostia con la scusa di un appuntamento a luci rosse con la ragazza

Naomi Caruso Niko Caldiero sono stati condannati, dopo il rito abbreviato, dopo la morte di Milon Sayal, 33enne del Bangladesh. La vittima era stata contattata via internet per una serata a luci, ma prima dell'incontro ci fu l'aggressione che ne provocò la morte.

La sentenza è arrivata al termine del rito abbreviato, come riporta il 'Corriere della Sera'. Sono stati condannati a 10 anni di reclusione lei,  per concorso morale in omicidio preterintenzionale ed estorsione a luci rosse, e 14 lui per omicidio preterintenzionale e rapina. Secondo l'accusa per tre mesi, nel 2017, i due hanno colpito ad Ostia con rapine e ricatti sessuali.

I fatti sono avvenuti l'8 ottobre del 2017 in via Enea Picchio, ad Ostia NuovaMilon Sayal, dopo essere stato colpito alla testa rimase a terra da solo, agonizzante, prima di essere trasportato all'ospedale Grassi di Ostia. Da lì, viste le sue gravi condizioni, fu trasferito al San Camillo di Roma dove morì la sera del giorno successivo a causa di un esteso ematoma cranico.

"Ci hanno detto che la causa era un infarto", raccontò Shahin Ahamed, fratello di Milon, a RomaToday. La famiglia, però, fece denunce, la Polizia iniziò le indagini e chiuse il caso con l'arresto di Naomi Caruso Niko Caldiero

Milon Sayal-2

Gli inquirenti ricostruiscono gli spostamenti di Milon, rintracciando anche l'iPhone comprato solo due settimane prima dal 33enne e che, nel frattempo, la coppia aveva rubato e venduto ad un altro ragazzo che, a sua volta, l'aveva ceduto a un suo conoscente. Le indagini scoprirono anche il sistema di ricatti a luci rosse dei due. Naomi, che nelle chat si faceva chiamare 'Alessia', con falsi annunci prometteva incontri hard. Sesso facile, mai consumato perché ad attendere la vittima c'era anche Niko. A quel punto scattava la rapina, violenta, o l'estorsione con ricatto. Così, secondo l'accusa, è successo anche a Milon.

I due ventenni sono conosciuti ad Ostia Nuova, tra i palazzi dove spadroneggiano i membri del clan Spada. Naomi e Niko furono intervistati su Rai 3, alle telecamere diedero la loro solidarietà a Roberto Spada ("una bravissima persona") dopo l'aggressione al giornalista di Nemo Daniele Piervincenzi. Raccontavano di "aver fatto qualche sciocchezza" quando erano giovani. Una intervista avvenuta un mese dopo l'aggressione mortale a Milon dove i due sottolineavano di volere "una vita normale".

Noemi Caruso e Niko Caldiero 1-2

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