Narcos a San Lorenzo con il benestare della camorra: dieci arresti
Blitz dei carabinieri all'alba. Smantellata una organizzazione criminale che importava la sostanza stupefacente sull'asse Marocco-Spagna
Pigneto, San Lorenzo, Trastevere, Campo de’ Fiori, Lungotevere. Ma anche le tradizionali piazze di spaccio nei quartieri di Tor Bella Monaca, Centocelle, Borghesiana e Alessandrino. A fornirle di droga una organizzazione criminale con base a San Lorenzo. Blitz all'alba dei carabinieri della Compagnia Roma Centro, nelle province di Roma, Frosinone e Torino, che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere per 10 persone, 7 di origine marocchina, un algerino, un italiano ed un albanese che avevano dato vita ad un traffico internazionale di droga, prevalentemente hashish, importata dal Marocco, tramite la Spagna, e quindi distribuita nelle principali piazze di spaccio romane, ma anche in altre province italiane.
Operazione Nadir 2
L’operazione, convenzionalmente denominata “Nadir 2”, è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia e con il fondamentale contributo della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (D.C.S.A.). Il gruppo criminale trattava consistenti quantitativi di sostanza stupefacente, hashish, marijuana e cocaina, adottando raffinate tattiche sia per occultare la droga, utilizzando “autovetture deposito” parcheggiate in luoghi strategici sia per lo spaccio, sotterrando quantitativi di media rilevanza in parchi e aiuole, per poi prelevarne le singole dosi in modo tale da ridurre il “danno” in caso di intervento delle forze dell’ordine.
La base a San Lorenzo
Le cessioni agli acquirenti finali, effettuate dai pusher dell’organizzazione, erano dedicate soprattutto ai consumatori delle zone della movida e della periferia sud est della Capitale. Nella gestione dello spaccio a San Lorenzo, nel giugno 2016, gli indagati cittadini marocchini, dopo una violenta rissa, misero in fuga una banda di pusher tunisini che volevano insediarsi nella “loro” piazza di spaccio.
Violenta disciplina
Altrettanto violenta era la disciplina esercitata nel gruppo nei confronti di chi sbagliava che subiva interrogatori da parte dei capi, violenze fisiche per ogni supposta infedeltà o mancanza di cautela nella gestione dei propri compiti. L’indagine dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro ha consentito di accertare responsabilità nei confronti di 28 persone che sono state indagate, di eseguire ulteriori 38 arresti in flagranza per spaccio nonché il sequestro sull’intero territorio italiano di complessivi 16 chili di hashish, 4 chili di marijuana e 7 chili di cocaina.
Contatti con la Camorra
Sempre nel corso delle indagini, sono stati individuati rapporti di alcuni indagati con esponenti di spicco del clan camorristico “Polverino-Orlando” di Marano di Napoli, giunti a Roma per vari summit; sono stati inoltre arrestati, in Spagna, 2 pericolosi latitanti, colpiti da ordini di cattura internazionali per reati connessi agli stupefacenti, uno dei quali, italiano, trovato in possesso di circa 200 chili di hashish e 3 chili di cocaina presso la sua villa-bunker in Andalusia.