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Cronaca

Termini: narcotizzavano e depredevano le vittime, presi rapinatori seriali

Modus operandi identico, stessa tipologia di vittime, stessi autori. A firmare l'operazione gli uomini della Polfer che hanno messo fine a quello che era diventato un incubo per tanti viaggiatori

Un succo di frutta o un tè somministrato al malcapitato di turno. Quindi la rapina e l'abbandono della vittima. Era un modus operandi consolidato quello messo in atto da una coppia di rapinatori seriali, un pakistano e un romeno, che sono stati fermati dagli agenti della Polizia Ferroviaria diretti dal dr Ponziani. Un'indagine partita dopo una serie di casi denunciati all'interno della stazione Termini.

In particolare lo scorso 1 giugno, i due hanno sottratto un portafogli ad un ragazzo italiano, dopo averlo narcotizzato con la somministrazione di una sostanza appartenente alle benzodiazepine, versata con l’inganno in un bicchiere di the, prelevato da un distributore automatico. Il ragazzo è stato trovato dopo alcune ore riverso all’interno di un treno.

Ascoltato dagli investigatori, il giovane ha ricostruito l’intera vicenda, fornendo la descrizione dei due uomini che l’avevano avvicinato e successivamente, in concorso tra loro, posto in stato di incapacità. Gli agenti del Reparto Polfer della Stazione Termini, coordinati dal Vice Questore Emanuele Fattori, che hanno analizzato alcuni episodi analoghi avvenuti nei mesi precedenti, hanno rilevato particolari coincidenze nel modus operandi descritto dalle vittime del reato,  narcotizzate con sostanza psicotropa aggiunta al succo di frutta.

Hanno così  deciso di effettuare una serie di servizi di osservazione con appostamenti, al fine di rintracciare un soggetto di etnia pakistana, che in più occasioni era presente nei racconti delle persone rapinate, tutte di origine asiatica.

Nella serata del 4 giugno scorso, un uomo rispondente alla descrizione fornita dalle vittime, è stato fermato dopo essere stato visto scendere da un treno proveniente da Napoli ed aggirarsi proprio nella zona delle biglietterie, dove le vittime erano state adescate dal rapinatore seriale, con la scusa di fornire loro aiuto per raggiungere, con il treno, le destinazioni desiderate.

Il cittadino straniero, trattenuto perché sprovvisto di documenti ed irregolare sul territorio nazionale, è stato trovato in possesso di una bottiglia di succo di frutta e di alcuni bicchieri, oggetti che ricorrevano nelle narrazioni delle persone narcotizzate. Successivamente l’uomo è stato anche riconosciuto sia dal giovane italiano che da una delle vittime di origine asiatica, nel frattempo convocati negli uffici della Polfer.

Alla luce degli elementi emersi, il cittadino pakistano I.J., 48enne, senza fissa dimora e con vari precedenti di Polizia, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria. Nei giorni successivi, anche altre due vittime lo hanno riconosciuto quale autore delle rapine consumate ai loro danni. Tra le persone rapinate con lo stesso sistema e che hanno riconosciuto l’autore, figura anche un cittadino di origine pakistana che nel febbraio scorso, a causa del procurato stato di incapacità, era stato investito da un treno proprio all’interno della Stazione Termini, subendo l’amputazione di un arto.

Ulteriori riscontri hanno permesso di individuare anche il complice dell’uomo che ha partecipato all’ultima rapina consumata ai danni del giovane italiano. Grazie all’attività info-investigativa avviata d’intesa con la locale Procura della Repubblica, in collaborazione con il personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polfer Campania, lo scorso 18 giugno, il correo, di origini romene, I.B., 34enne,  è stato rintracciato nello scalo ferroviario di Napoli Centrale e sottoposto anche lui a fermo di polizia giudiziaria.

Sono in corso attività investigative per verificare il coinvolgimento di uno o di ambedue i soggetti in altri episodi criminosi.

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