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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Esquilino / Viale Manzoni

Proteste dei Movimenti in assessorato: "Cariche della polizia. Un manifestante ha dito reciso"

Questa la versione dei manifestanti. La polizia parla di un normale servizio di controllo. La manifestazione si è poi spostata da viale Manzoni a via Merulana

L'occupazione simbolica degli uffici dell'assessorato alle politiche sociali. Questo l'obiettivo che si erano posti i Movimenti romani per il diritto all'abitare che si sono dati appuntamento questa mattina in viale Manzoni. Una manifestazione nella quale, secondo quanti riferiscono i manifestanti, ci sono state delle tensioni con le forze dell'ordine in presidio in tenuta antisommossa sotto il palazzo dell'Esquilino. Diversi i manifestanti presenti, fra abitanti dei residence, sfrattati e compagni e compagne per i diritti all'abitare romano. 

OCCUPAZIONE SIMBOLICA - Chari gli striscioni ed i messaggi esposti dai manifestanti: "Stop sgomberi e sfratti", "Nessuno sgombero, famo ste case" "Volevamo fare una occupazione simbolica negli uffici dell'assessore Laura Baldassarre - riferisce a RomaToday una rappresentante dei Movimenti presente in viale Manzoni -. Un segnale forte dopo l'incontro di ieri in assessorato nel quale non abbiamo ottenuto le risposte che aspettavamo".

GESTIONE DELL'EMERGENZA ABITATIVA - "Protestamo contro una gestione dell'emergenza abitativa che considera la povertà un problema di ordine pubblico come abbiamo visto con la morte di Nian Maguette (il venditore ambulante morto per cause ancora da accertare dopo un blitz della polizia municipale a Ponte Fabricio lo scorso 3 maggio ndr)". "Protestiamo - spiega ancora la compagna per i diritti all'abitare - contro una gestione delle politiche abitative da parte dell'amministrazione comunale che ancora una volta si dimostra indegna"

LA VERSIONE DEI MOVIMENTI - Una manifestazione dove, secondo quanto riferiscono i movimenti per il diritto all'abitare, ci sarebbero state delle cariche da parte della polizia, al fine di evitare l'ingresso dei presenti negli uffici dell'assessorato. Tensioni che gli stessi manifestanti hanno comunicato sui canali social: "Violentissima carica della polizia sotto l'assessorato. Una manifestante ha il dito praticamente reciso", si legge in un tweet dei Blocchi Precari Metropolitani. Vittima una ragazza "che si era arrampicata su una recinzione e che è stata tirata giù con la violenza dalla polizia", con tanto di foto di una falange insanguinata", ed ancora "Cariche della polizia contro una manifestazione all'assessorato per le politiche abitative", scrivono da Radio Onda Rossa. Poi il presidio, all'altezza dell'incrocio fra viale Manzoni e via Merulana con la chiusura della strada e ripercussioni a tutto il traffico veicolare della zona. 

LA VERSIONE DELLA POLIZIA - La versione dei movimenti è stata smenita dalla Questura di Roma, che parla di un semplice controllo della zona da parte degli agenti presenti alla manifestazione, senza nessuna carica né tensione con i manifestanti. 

LE RAGIONI DELLA PROTESTA - Le ragioni della manifestazione di questa mattina sono poi state spiegate in una lunga nota stampa del Movimento per il diritto all'abitare che riportiamo per intero: "Magatte Niang ha perso la vita inseguito dal furore di uomini in divisa che in nome della legalità eseguono provvedimenti odiosi che hanno il solo obiettivo di comprimere le libertà e cancellare le tutele sociali. Chi prova con dignità a sopravvivere alla mancanza di lavoro e di reddito sufficiente per garantirsi un alloggio e un pasto, anche superando le soglie imposte dalla legge, viene perseguito quotidianamente. Succede agli ambulanti ma non solo. 

I nuovi decreti governativi sulla sicurezza urbana e sui migranti sono davvero inquietanti e segnano un regresso politico e culturale non indifferente. Se a questo aggiungiamo il decreto sulla legittima difesa e sulle nuove norme giudiziarie tese a limitare gli strumenti di difesa soprattutto nei confronti di chi lotta, il quadro è devastante. Nell’assoluta assenza di misure sociali utili a difendere milioni di persone in povertà assoluta e relativa, si rafforzano i dispositivi di controllo e di protezione di quella parte di società che sta bene e che vede le proprie sicurezze minate. 

Questo mondo garantito chiede maggiori strumenti di controllo e invoca l’autodifesa armata laddove lo Stato non arriva. I nuovi poteri ai sindaci in tema di sicurezza e contrasto al degrado vanno esattamente in questa direzione. L'amministrazione capitolina spesso evoca le fragilità sociali, ma non è per niente chiaro come intenda affrontarle: se con i nuovi strumenti coercitivi di Minniti o con misure di sostegno e supporto che superino definitivamente l’emergenza e siano in grado di programmare interventi seri e duraturi. Siamo al bivio decisivo per mostrare distanza da un governo impegnato a sfornare provvedimenti polizieschi e lasciare solo qualche briciola per i poveri, o per diventare complici di un disegno che in nome del decoro infligge una pesante imposizione securitaria ai poveri e all’intera “città di sotto”.

Il commissario Tronca, succeduto a Marino, aveva tracciato una strada che Minniti e Gabrielli intendono proseguire. Riteniamo che Raggi e compagnia non stiano dando segnali di discontinuità in questo senso e quindi è per legittima difesa dalla parte dei poveri, dei precari, dei migranti, dei senza casa, che abbiamo deciso di assediare l'assessorato alle politiche sociali.
La giornata di lotta proseguirà oggi pomeriggio a Piazza Santi Apostoli a fianco della comunità senegalese per chiedere giustizia per Maguette. Domani saremo in corteo per dire basta alla violenza istituzionale, all'ideologia del decoro, agli sfratti, agli sgomberi e alla guerra ai poveri".

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