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Cronaca Trevignano Romano

Tragedia a San Valentino: 50enne trovato morto con una ferita alla gola

L'uomo è deceduto dopo aver chiesto aiuto da un vicino di casa. Disposta l'autopsia, indagano i carabinieri della Compagnia di Bracciano

Giallo di San Valentino a Trevignano Romano dove un uomo di 50 anni è morto nel giardino del suo condominio. Anche se i carabinieri al momento indagano ritenendo l'unica pista valida quella del suicidio, a tingere di mistero il decesso dell'uomo una ferita da arma da taglio alla gola, di cui va capita l'origine.  A fugare ogni dubbio sulla morte del 50enne l'esame autoptico disposto sulla salma dello stesso. Restano infatti ancora dei dubbi riguardo alla dinamica precisa dell'accaduto, inoltre non sono stati trovati biglietti o messaggi di addio scritti dall'uomo. I fatti nel pomeriggio dello scorso 14 febbraio, quando un altro condomino è stato attirato dalla richiesta di aiuto della vittima, trovato riverso in terra vicino un vaso del giardino. 

L'INTERVENTO DEL VICINO - Udite le grida di aiuto il condomino si è avvicinato all'uomo, trovandolo ancora vivo: "Mi sono fatto male ad un femore", l'ultima frase riferita dal 50enne al suo vicino di casa. Immediata è scattata l'allerta al 118 ma nulla si è potuto per salvare l'uomo, morto prima dell'arrivo del personale medico dell'ambulanza. Avvertiti i carabinieri della Compagnia di Bracciano i militari si sono quindi precipitati sul luogo della tragedia; arrivati nel Comune che affaccia sul lago di Bracciano, gli stessi hanno poi riscontrato una profonda ferita alla gola sull'uomo, rinvenendo sotto il suo corpo un grosso coltello da cucina. 

LE INDAGINI -  Restano però ancora delle zone d'ombra: in primis resta da accertare se l'uomo si sia gettato (o sia caduto) dal balcone del secondo piano della sua abitazione, sotto la quale è poi morto, tesi avvalorata dal ritrovamento della finestra aperta. Fra le ipotesi anche quella che si possa essere accasciato in terra direttamente nel giardino dal quale ha poi chiesto aiuto al vicino. Controllato l'appartamento dove l'uomo viveva da solo, i carabinieri hanno trovato i cassetti della cucina aperti, accertando come il coltello trovato vicino al cadavere fosse compatibile con le altre posate che il 50enne aveva in casa. 

DISPOSTA L'AUTOPSIA - Raccolti i primi indizi i carabinieri della Compagnia di Bracciano, diretti dal capitano Alessandro Papuli, hanno quindi disposto l'esame autoptico sul 50enne, con la salma dell'uomo trasferita all'istituto di medicina legale dell'obitorio del Verano.  Una persona solitaria, come raccontato dai vicini ai carabinieri, taciturna ma sempre gentile. Al momento i carabinieri procedono sull'ipotesi del suicidio, ma mantengono il massimo riserbo in attesa del responso dell'autopsia. 
 

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