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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Acilia, morto boss legato ai clan Guarnera e Iovine: funerali blindati

In circa 300 alla parrocchia San Giorgio di Acilia. L'uomo, 53 anni, legato ai clan Guarnera e Iovine, stava scontando nel carcere di Rebibbia una condanna di nove anni per detenzione e spaccio di stupefacenti

Almeno 300 persone hanno partecipato ai funerali di Stefano Marinelli, boss legato ai clan Guarnera e Iovine. Esequie blindate alla parrocchia di San Giorgio Martire di Acilia con polizia, carabinieri e vigili a monitorare la piazza, perché il 53enne sarebbe stato, secondo gli inquirenti, un "lavoratore" per conto di importanti criminali. La strada è strada chiusa e l'area delimitata con nastri gialli.

Marinelli stava scontando nel carcere di Rebibbia una condanna di nove anni per detenzione e spaccio di stupefacenti. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori avrebbe collaborato per le famiglie criminali, Guarnera e Iovine colpite nelle operazioni Criminal Games e Game Over per un giro di slot machines. Da poco era agli arresti domiciliari perché gravemente malato. E' morto la mattina del primo gennaio.

Questa estate, per i funerali di Enrico Spada detto Pelè, con un provvedimento del Questore D'Angelo fu vietato lo svolgimento della cerimonia funebre "fuori dai luoghi destinati al culto o con modalità clamorose", prescrivendo invece ai familiari lo svolgimento del rito in "forma strettamente privata ed esclusivamente all’interno dei locali della chiesa". Il rischio, soprattutto in quel caso, era quello di evitare un altro funerale show come quello di Vittorio Casamonica.  

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