Palestrina piange il geometra morto nel cantiere. La Procura indaga per omicidio colposo
Questa l'ipotesi di reato contro ignoti inscritta sul fascicolo degli inquirenti. L'incidente costato la vita a Dario Testani in via della Stazione Aurelia
E' morto da eroe nel tentativo di salvare dei colleghi in difficoltà. A 24 ore dalla tragedia costata la vita a Dario Testani, il geometra 32enne deceduto dopo un incidente nel cantiere nel quale stava lavorando in via della Stazione Aurelia, la città di Palestrina piange uno dei suoi figli. Nel frattempo la Procura di Roma ha aperto un fascicolo d'indagine: "omicidio colposo" questa l'ipotesi di reato contro ignoti con i pm che procedono anche per violazione delle norme antinfortunistiche.
NELLA BUCA PER SALVARE I COLLEGHI - La tragedia si è consumata poco dopo le 14 di ieri 27 maggio in un cantiere dove sono in corso d'opera delle opere di urbanizzazione, con gli operai della ditta che ha in appalto il lavoro (la Ibisco) che stavano operando dei lavori per ultimare la rete fognaria. Una buca di poco più di due metri di profondità dentro la quale stava lavorando Dalan Maricev e Alessio Alicucci.
PRIMO CROLLO - Poi il cedimento del terreno mentre Dario Testani assisteva allo scavo dall'alto. Una volta visto quanto stava accadendo il 32enne non ha esitato un attimo e si è gettato nella 'trincea' con l'intento di trarre in salvo i due colleghi in difficoltà, poi trasportati al Gemelli ed all'Aurelia Hospital, rispettivamente con una frattura agli arti inferiori ed un trauma toracico.
SECONDO CROLLO - Una volta gettatosi in loro soccorso si verifica però un secondo crollo che investe Dario Testani seppellendolo sotto la terra. Degli attimi interminabili con i soccorritori al lavoro per estrarre il 32enne di Palestrina. Un salvataggio che si è poi tramutato in tragedia quando (dopo circa 40 minuti ed un tentativo di rianimarlo da parte del personale medico giunto sul posto) il cuore del giovane geometra ha smesso di battere.
LA MADRE DISPERATA - Straziante la scena dell'arrivo dei genitori della vittima, con la madre in lacrime sopra il corpo privo di vita del giovane figlio, ed il padre del giovane in un silenzio straziante a cercare di consolare la donna. Una morte bianca che ha riacceso i riflettori sulla sicurezza dei posti di lavoro, è la terza vittima in città dall'inizio dell'anno.
