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Cronaca Balduina / Via Anneo Lucano

Rapper morto a Balduina, si attende l'esito dell'autopsia. Musica sotto choc

Amici e colleghi ricordano sui social Cranio Randagio. Vittorio Bos Andrei è stato trovato privo di vita in un appartamento in via Anneo Lucano. Proseguono le indagini della polizia

Sarà l’esito dell’autopsia a chiarire le cause della sua morte. A poche ore dal ritrovamento del suo corpo privo di vita in un appartamento alla Balduina il mondo della musica piange Vittorio Bos Andrei, in arte Cranio Randagio. Divenuto famoso al grande pubblico, oltre che sui suoi canali social, anche attraverso la sua partecipazione al talent X Factor, fu proprio il cantante Mika ad indicarlo come astro nascente della musica rap.

IL RICORDO DI MIKA - Divenuta pubblica la notizia della tragedia Mika ha affidato a twitter il suo ricordo: “Quando incontri qualcuno tanto giovane, non immagini che la sua vita potrebbe finire così presto”. “Il mio pensiero va alla madre e la famiglia di Vittorio Cranio Randagio”. E ancora “ricorderemo la sua grande voglia fare musica e condividere quello che sentiva”. 

LA MORTE DI CRANIO RANDAGIO - A trovare il cantante privo di sensi nell’appartamento di via Anneo Lucano a Balduina i suoi amici nella tarda mattinata di sabato, con i quali aveva passato la serata. Chiamata l’ambulanza i medici non hanno però potuto far altro che constatare il decesso di Vittorio Andrei. Sul posto è quindi arrivata la polizia che ha svolto accertamenti nell’appartamento acquisendo le testimonianza degli amici di Cranio Randagio. 

CAUSE DELLA MORTE - Accertato il consumo di alcolici da parte del 22enne e degli altri ragazzi che erano con lui resta da comprendere se Vittorio Andrei possa aver fatto utilizzo di sostanze stupefacenti. Una ipotesi (quella della morte per un mix di alcol e droga) che non viene esclusa e che verrà fugata solamente al termine dell’esito dell’esame autoptico disposto dall’Autorità Giudiziaria. Al momento comunque gli investigatori non tralasciano nessuna ipotesi, compresa quella del malore. 

IL RICORDO DI PIOTTA - A voler esprimere il proprio ricordo di Cranio Randagio Tommaso Zanello, conosciuto nella scena musicale con il nome di Piotta. “Meno male che Vittorio l'ho conosciuto di persona, seppur solo di recente e in un'occasione altrettanto drammatica. La scomparsa di Primo Brown Primero. A conoscerlo dall'ennesimo titolo - si legge in un lungo post scritto sul proprio profilo Facebook - scritto ad arte per monetizzare e fare click, la sua sembrerebbe la vita di un artista maledetto. Nulla di più falso. Ho avuto modo di apprezzarlo sul palco, a tavola, e nei fidati racconti di un amico come Francesco Squarta Caligiuri. Un ragazzo in gamba, puntuale, lucido.  Un artista creativo, prolifico, serio”.  

USCITA DI SCENA - "E questo potete sentirlo da voi cliccando, stavolta sì, su canzoni poetiche come Petrolio. E' una "uscita di scena" tanto inaspettata quanto dolorosa, per i familiari, i suoi amici più intimi, ma a quanto pare, al netto di un'autopsia ancora da fare, la gente - complice quel pubblico generalista da talent tv - ha già in mano la sua... Sentenza. Basta leggere i tanti commenti ignoranti - si legge ancora sulla pagina Fb di Piotta - e fuori luogo sotto questi titoli da squallida monetizzazione tutti "alcool, droga, rap". Come se nessuno di loro fosse stato ragazzo. Come se nessuno qui abbia mai fatto serata. Io l'ho fatto e lo farò ancora per cui non solo non giudico nessuno ma spero che Cranio Randagio RIP possa essere ricordato per come davvero era e per come probabilmente vorrebbe”.

BUON VIAGGIO - Che parli la musica, la sua - conclude Piotta . "Io volerò, io volerò via come un gabbiano, pure se il petrolio mi pesa sul dorso smorzando la scia. Io volerò via, io volerò via perché nel cielo c'è molto di più, che in questa terra sbranata da gru che in questo oceano sempre meno blu". Buon viaggio gabbiano, Tom”. 

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