Un trauma che ha compresso le costole e i polmoni provocando una crisi respiratoria. Questo quanto emerso in seguito all'autopsia compiuta sul corpo di Simona Riso, la ragazza romana di 28 anni morta il 30 ottobre all'ospedale San Giovanni dopo essere stata trovata in stato di semincoscienza, riversa a terra nel cortile di casa sua in via Urbisaglia, zona Appio. Al momento non viene esclusa alcuna ipotesi, dalla caduta accidentale al suicidio e all'omicidio.

ESCLUSA LA VIOLENZA SESSUALE - L'autopsia ha inoltre fatto emergere delle fratture al bacino e qualche altra escoriazione mentre è stata esclusa la violenza sessuale. Si attendono comunque gli esiti degli esami tossicologici per avere certezza che la giovane non abbia ingerito una dose massiccia di farmaci antidepressivi.

INDAGINI - Nel frattempo gli investigatori dei carabinieri della compagnia di piazza Dante,  diretti dal capitano Ivan Riccio, stanno cercando di ricostruire amicizie e frequentazioni per chiarire le cause della morte. La procura ha aperto un'inchiesta subito dopo la morte e indaga per omicidio colposo.

MORTA IN OSPEDALE - Simona Riso era stata vista in terra sofferente nel cortile condominiale da una vicina di casa la mattina del 30 ottobre scorso. La donna ha allertato il 118 e i carabinieri e la ragazza è stata trasportata al nosocomio San Giovanni dove è morta intorno alle 10. Secondo quanto emerso la 28enne avrebbe riferito di essere stata vittima di una violenza sessuale ai sanitari che la trasportavano in ospedale, circostanza che è stata però esclusa dall'autopsia. La mattina presto aveva parlato al telefono con i familiari. E i genitori sono convinti che Simona sia stata vittima di un'aggressione. I carabinieri hanno acquisito le immagini di alcune telecamere.