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Cronaca San Paolo / Via Salvatore Pincherle

Tragedia via Pincherle, la moglie: "Non riesco ancora a crederci"

La triste testimonianza di Giuliana, moglie di Italo Del Latte l'82enne morto ieri in zona Marconi dopo un volo di otto metri dovuto al crollo del balcone della sua abitazione

Ancora non riesco a crederci", resta lo sgomento nelle parole di Giuliana Del Latte, che ieri ha assistito alla morte del marito 82enne deceduto dopo un volo di otto metri dovuto al crollo della ringhiera del balcone di un palazzo in via Pincherle, in zona Marconi. Italo Del Latte, ex dipendente della Poste, che voleva annaffiare i fiori che aveva sul balconcino di casa, dopo essersi schiantato al suolo è stato portato in codice rosso all'ospedale San Camillo, dove è stato sottoposto ad intervento chirurgico d'urgenza lottando per diverse ore tra la vita e la morte ma non c'é stato niente da fare. La ringhiera di ferro, su cui poggiava un grosso vaso, non ha retto probabilmente perché arrugginita e consumata dal tempo.

IL DOLORE DELLA MOGLIE - La polizia nei prossimi giorni effettuerà rilievi e indagini per capire se gli interventi per la manutenzione dell'edificio erano in regola e per stabilire eventuali responsabilità. Ma nel palazzo di quattro piani, tra via Pincherle e via Nicola Parravano ora serpeggia l'angoscia. "E' stato tutto all'improvviso, in un attimo - racconta la moglie Giuliana, rotta dal dolore -. Si è affacciato per un attimo al balcone e poi non l'ho più visto. E' una tragedia non riesco ancora a crederci che possa essere accaduto. Certo i balconi sono 40 anni che sono così, ma mai a pensare che sarebbe potuta accadere una cosa del genere".

I CONDOMINI - L'edificio, di vecchia edificazione, è caratterizzato dalle stesse strutture di quella crollata. Dopo il crollo gli inquilini sono scesi in strada impauriti, mentre i vigili del fuoco e le forze dell'ordine chiedevano di non affacciarsi da altri balconi per sicurezza. "Non è la prima volta che succede una cosa del genere - hanno detto alcuni condomini -. Qui cade di tutto. Nel 2008 è toccato ad un altro balcone, però dalla parte del cortile interno. E poi l'anno successivo un cornicione si è staccato finendo su una macchina. Abbiamo sollecitato più volte per far partire i lavori di manutenzione - hanno aggiunto - ma non capiamo perché non sono iniziati. Per non parlare poi del garage aperto sotto il palazzo che è ancora di proprietà delle Poste, a differenza del resto dello stabile che ora è di proprietà di privati: infiltrazioni e perdite d'acqua. Sta cadendo a pezzi. Non sappiamo se le colonne portanti sono fradice. E la cosa ci preoccupa non poco". Dopo l'incidente sul posto è intervenuto personale della Polizia Scientifica che sta repertando tutti i materiali presenti sulla scena dell'incidente. A quanto si apprende, è stato chiesto all'amministratore del condominio di inoltrare alle 400 famiglie che abitano nello stabile un avviso di divieto ad affacciarsi ai balconi perché considerati 'pericolosi'.

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