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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Casal Bertone / Largo San Giuseppe Artigiano

Portonaccio, precipita nei garage e muore: "Una tragedia annunciata"

Tiziana Laudani lascia un figlio di 11 anni. Increduli i residenti, un vicino: "L'ho vista nel pomeriggio nel palazzo dove faceva la portiera, una donna per bene"

"L'ho visto ieri pomeriggio quando sono rientrato a casa, era alla portineria e mi ha salutato come sempre, non posso credere che sia morta così, era una donna per bene". C'è amarezza a Portonaccio, dove da poche ore si è consumata la tragedia che ha portato alla morte di Tiziana Laudani, 37enne romana morta dopo una caduta in uno dei lucernai dei parcheggi sotterranei mai terminati di largo San Giuseppe Artigiano. Decine i residenti che con il passare delle ore si recano sul luogo della tragedia, tra cui Maurizio Falori, residente nella palazzina di via Eugenio Checchi dove la vittima viveva e lavorava come portiera: "Adesso chi lo spiegherà al figlio di 11 anni che nella Capitale d'Italia nel 2016 si può morire in questo modo?".

PRECIPITATA NEL VUOTO - La tragedia si è consumata poco dopo le 23:00 del 9 agosto davanti alla parrocchia di San Giuseppe Artigiano, che dà il nome allo slargo senza uscita a cui si accede da via Bertarelli e da via Ottoboni. Madre di un figlio di 11 anni, Tiziana Laudani si trovava per cause ancora da accertare nell'area dove dal 2009 sono fermi i lavori per la realizzazione di alcuni parcheggi sotterranei. Assieme a lei un cittadino algerino di 28 anni, con lo stesso che sarebbe caduto anche lui nel vuoto ma rimanendo lievemente ferito, per poi essere medicato al Policlinico Umberto I. Ad allertare i soccorritori una terza persona. Sul posto per primi sono poi arrivati i vigili del fuoco che hanno tagliato le reti di recinzione e hanno tirato fuori dal buco dove era preciptata la donna. Insieme a loro i medici del 118, ma per Tiziana Laudani non c'è stato nulla da fare, troppo gravi le ferite riportate nella caduta di oltre otto metri. Sul posto anche gli agenti del IV Gruppo della Polizia Locale di Roma Capitale. 

TRAGEDIA ANNUNCIATA - "Una tragedia annunciata", quella di largo San Giuseppe Artigiano, area abbandonata dal 2009 dopo il fermo dei lavori dei parcheggi sotterranei di Portonaccio. Un'area a rischio, come denunciato decine di volte dai cittadini e dai comitati di quartiere della zona. "Non riesco a credere che una persona sia morta così - racconta Salvatore G., residente nella vicina via Ottoboni -. Prima di questi lavori qui c'era una bellissima area verde che permetteva a tanti di noi di arrivare in parrocchia con i bambini. Poi hanno distrutto tutto e da allora è stato un crescendo di problemi, non solo per la nostra incolumità, ma anche per la sicurezza di tutti quanti. Qui non c'è luce e la notte si bivacca". Nonostante l'area dei garage sotterranei sia delimitata "si accede da ovunque - rincalza Ernesto M., un altro residente - . Un luogo troppo pericoloso, soprattutto di notte. Una tragedia annunciata".

Tragedia largo San Giuseppe Artigiano (1)

"RITROVO DI PUNKKABESTIA" - Dunque una tragedia annunciata, in un'area dove sussistono anche altri problemi: "Qui sotto è pieno di punkabbestia - sottolinea Salvatore G. -. Accedono da sotto il cancello di via Ottoboni e dai tanti passaggi presenti e ci dormono, saranno una decina con i loro grosso cani". Un luogo pericoloso dunque: "ma a prescidendere da che ci facesse o meno Tiziana qui ieri sera - prosegue Maurizio Falori - non è possibile morire in questo modo". 

PERICOLOSO ANCHE DI GIORNO - Largo San Giuseppe Artigiano nasconde insidie non solamente di notte, "ma anche di giorno - spiega una parrocchiana -, facciamo catechismo con tantissimi bambini e convincerli a non andare all'avventura in quei sotterranei è complicato. I ragazzini sono curiosi e in quel posto, nonostante le recinzioni e le catene, si accede facilmente". 

INDAGINI DELLA POLIZIA - "Una morta assurda", come sottolineano i tanti residenti presenti davanti al lucernaio dei garage dove Tiziana Laudani ha trovato la morte. Resta da accertare se la vittima sia caduta nel vuoto, in uno spazio dove non c'era la grata o se invece sia stata la grata a cedere sotto i suoi piedi, così come resta da capire se abbia spostato le reti di recinzione (con l'area poi messa in sicurezza dai vigili del fuoco) o vi abbia trovato accesso 'libero'. Due aspetti di non poco conto nel proseguo delle indagini da parte degli investigatori del commissariato San Lorenzo che indagano sull'accaduto. Al vaglio anche la posizione del 28enne algerino presente con la donna al momento della tragedia ed ascoltato tutto la notte dagli inquirenti. Unica certezza la morte di una donna che lascia un figlio di 11 anni senza madre. 

Tragedia largo San Giuseppe Artigiano (2)

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