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Cronaca Colleferro

"Sembrava mal di pancia”: 13 enne muore in ospedale, aperta inchiesta

Sarà un'inchiesta a stabilire le cause che hanno portato al decesso di Ilaria, la ragazza di 13 ricoverata in ospedale per un mal di pancia e deceduta il giorno dopo

La giovane studentessa nel primo pomeriggio il 27 aprile è andata con la madre al pronto soccorso dell'ospedale di Colleferro a causa di un insistente mal di pancia: è stata ricoverata in codice giallo nel reparto di pediatria. E' morta il giorno successivo, alle 10.30 per un "arresto cardiaco". Ora i genitori e la magistratura vogliono sapere le cause che hanno determinato la morte della ragazzina.

Dopo la morte della tredicenne il reparto operativo dei carabinieri del Nas di Roma ha sequestrato la cartella clinica ed informato il magistrato del Tribunale di Velletri che ha disposto l'esecuzione dell'autopsia, eseguita ieri dopo la riesumazione della salma.

I genitori, sconvolti dal dolore, alla richiesta dei medici del nosocomio, non avevano dato il parere favorevole ad eseguire l'autopsia. Per questo motivo il giorno dopo si sono svolti i funerali. Bisognerà ora aspettare gli esami istologici per conoscere le cause della morte, da un primo esame non sono risultate perforazioni, ma un "megacolon e un megasigma che possono essere provocati sia da anomalie congenite sia da fattori batterici". La ragazzina viveva con la madre a Genazzano. Ilaria era andata in gita scolastica ed al telefono alla madre aveva detto di avere mal di pancia, inappetenza e stitichezza. Ma niente di acuto. Quando è tornata dalla gita poiché il malessere continuava la madre ha telefonato alla pediatra che le ha consigliato di andare al pronto soccorso. All'inizio di dolori non erano forti, ma lo sono diventati nel corso della notte.

 "Ero a Cesena per lavoro - ha spiegato il padre - quando mi hanno telefonato la mattina del 28 Ilaria stava molto male. Sono corso in ospedale e mi hanno detto che Ilaria era morta e che dall'ecografia risultava che l'intestino era pieno di feci e che il decesso era dovuto ad arresto cardiocircolatorio ma che non si sapeva la vera causa. Sconvolti dal dolore e per assecondare la mia ex moglie che non voleva far fare l'autopsia ho detto no anch'io. Ma il 4 maggio mi sono presentato in ospedale per ottenere una copia della cartella clinica perché volevo presentare una denuncia alla magistratura. Ma quando sono andata a ritirarla, mi hanno spiegato che i Nas l'avevano sequestrata il giorno prima. Ho fiducia nella magistratura e nei carabinieri - conclude - ma se c'é qualcuno che ha sbagliato, deve pagare penalmente".
 

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