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Cronaca Civitavecchia / Largo San Francesco D'Assisi

Morta Mafalda Molinari, la madre della Sambuca: lutto a Civitavecchia

La senatrice si è spenta a 92 anni. Assieme al padre Angelo ed ai fratelli fu tra le fondatrici dell'azienda che portava il suo nome

Un grave lutto ha colpito oggi la famiglia e l’azienda Molinari. Si è spenta questa mattina, all’età di 92 anni, la Senatrice Mafalda Molinari. Lo rende noto la Fondazione Angelo Molinari. Con lei se ne va un pezzo di storia della Molinari, insieme ai fratelli ed al padre Angelo, Mafalda fu tra le fondatrici dell'azienda di famiglia, negli anni riuscì, con passione e dedizione, a condurla fino alla notorietà dei giorni nostri e a rendere il marchio Sambuca Molinari prestigioso ed apprezzato anche a livello internazionale.

DONNA NELL'INDUSTRIA - Di grande statura professionale e morale fu tra le prime donne, fin dagli anni cinquanta, ad avere un ruolo attivo nel mondo industriale italiano, nonostante i successi continuò a condurre una vita semplice e riservata, lontana dalla mondanità. Fu da sempre partecipe della vita politica del paese, fino all’elezione nel 1994 al Senato della Repubblica.

MOLINARI E CIVITAVECCHIA - Figura di rilievo per la città di Civitavecchia, a cui è rimasta da sempre legata, contribuendo con grande generosità allo sviluppo di attività culturali e sociali, soprattutto nel mondo della solidarietà e del volontariato. Negli ultimi anni della sua vita si è dedicata alle attività benefiche della Fondazione Angelo Molinari, da lei stessa fondata in memoria del padre, impegnata in ambito medico, sanitario e sociale. "Lascia un vuoto incolmabile nei suoi familiari e in quanti hanno avuto la fortuna di conoscerla e apprezzarla. I funerali si terranno domani alle ore 15.00 presso la chiesa dei Santi Martiri Giapponesi, Largo San Francesco d'Assisi Civitavecchia. Non fiori ma opere di beneficenza a favore della Fondazione Angelo Molinari Onlus. IBAN: IT26 F032 9601 6010 0006 6288 036".

IL SINDACO DI CIVITAVECCHIA - Cordoglio è stato espresso dal sindaco del Comune portuale Antonio Cozzolino: "Oggi ci ha lasciato la signorina Mafalda Molinari.  Difficile trovare le esatte parole per esprimere il sentimento di riconoscenza che senz'altro tutta la città di Civitavecchia nutre nei suoi confronti. Una famiglia, quella della Molinari, che ha dato tanto al nostro territorio sia grazie all'impresa di famiglia sia grazie alla Fondazione Molinari, creata con il solo scopo di aiutare il prossimo. Il nome Molinari è famoso in tutto il mondo e porta con lustro il nome di Civitavecchia fuori anche le porte della nazione. Chiedo ai concittadini di rispettare le sue volontà (NON FIORI MA OPERE DI BENEFICENZA)".

CAPOGRUPPO LA SVOLTA - "Con Mafalda Molinari se ne va un altro pezzo importante della storia di Civitavecchia del '900. Non solo perché con la sambuca Molinari ha portato il nome di Civitavecchia nel mondo, ma per il suo attaccamento alla città ed alle istituzioni, che - unito ad una generosità comune a pochi e sempre ben custodita da una innata riservatezza - ne hanno fatto un personaggio stimato e benvoluto da tutti, al di là delle appartenenze politiche, che la portarono ad essere una delle prime donne civitavecchiesi eletta nelle istituzioni, prima da Consigliere Comunale, con il Movimento Sociale Italiano, poi da Senatrice della Repubblica, con l'allora neonata Alleanza Nazionale, alla cui costituzione diede un contributo di primaria importanza", scrive in una nota Massiliano Grasso, capogruppo La Svolta al Comune di Civitavecchia.

FONDAZIONE ANGELO MOLINARI - "Anche la sua ultima creatura, la Fondazione intitolata al padre Angelo, è una testimonianza dell'amore per Civitavecchia e del suo personale impegno per la sanità cittadina, che non è venuto meno, fino alla fine, così come l'attaccamento per l'azienda di famiglia, di cui ha continuato a interessarsi ogni giorno, finché la salute glielo ha consentito. Ora l'auspicio è quello che la Città di Civitavecchia, tutta, sappia onorare come dovuto la memoria di una Civitavecchiese che tanto ha dato alla sua città. Quando era in vita le venne intitolata una sala della Cittadella della Musica - prosegue Massimiliano Grasso -   ora il minimo che si possa fare è ricordare Mafalda Molinari abbinando il suo nome ad una via o a una struttura importante della città, cercando - con il consenso della famiglia - di realizzare un progetto a cui la senatrice pensava da tempo, ma al quale poi non aveva più dato seguito: quello di realizzare un museo sulla storia della sambuca e - quindi - della famiglia Molinari. Ai familiari vanno le più sentite condoglianze dell'associazione e del gruppo consiliare della Svolta".

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