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Cronaca Torrevecchia / Via Mattia Battistini

Pedoni travolti a Battistini, associazione 21 Luglio: "Non etnicizzare il reato"

Il commento dell'associazione per i diritti dei rom: "Tragedia gravissima ma da imputare a un singolo, è razzismo ricondurre il dna di un popolo al crimine di un individuo"

"Le colpe di un gesto di tale gravità non possono e non debbono ricadere sull’insieme di persone appartenenti alla stessa comunità degli autori della strage, a Roma e nel resto d'Italia". E' l'appello dell'associazione 21 Luglio agli organi di informazione, in riferimento all'investimento che ieri ha colpito via Battistini.

A detta dell'associazione, quella di ieri è una tragedia che addolora e sconvolge, ed è auspicabile che le indagini conducano ai responsabili del gesto, ma "non si può non constatare che la notizia, come è stata riportata da molti media locali e nazionali, rischia di sfociare in una pericolosa deriva etnica dei fatti accaduti, in quanto ad essere sottolineata con forza è la presunta origine etnica dell’autista dell’autovettura che ha provocato la strage". Con la richiesta che gli organi di informazione prendano tutte le precauzioni perché non si cada in una 'etnicizzazione del reato'. Per esempio evitando titoli, articoli, servizi che diano rilevanza maggiore all' origine etnica dei responsabili, piuttosto che al fatto - gravissimo - in sè.

"L’etnicizzazione delle notizie, infatti, rischia di esacerbare il già esasperato clima di ostilità e odio diffuso nell’opinione pubblica nei confronti di rom e sinti. Simili trattamenti delle notizie in passato hanno già portato, ad esempio, a derive fortemente violente, come a Ponticelli (Napoli) nel 2008 e a Torino nel 2011, quando contro i campi rom si svilupparono, in seguito alla diffusione di notizie poi rivelatesi infondate, veri e propri raid incendiari", è la denuncia dell'associazione.

Per questo, la 21 Luglio auspica che gli investigatori e i giudici, nella ricostruzione dei fatti e nell' eventuale successiva condanna dei responsabili, non tengano conto dell'origine etnica della persona, della sua cittadinanza, o del colore della sua pelle. "Alla guida di quella macchina c'era una persona che va perseguita. Questo basta e avanza. Se dovesse scoprirsi che dietro quel volante omicida c’era un islamico, dovremmo tornare a invocare le misure del post 11 settembre 2011? O, se si fosse scoperto che c’era una persona di origini campane o venete, dovremmo aprire una discussione sulla presenza di tali comunità nella nostra città?", ha rincarato l'associazione.

Per questo la nota conclude: "L’isteria mediatica, declinata in una 'etnicizzazione del reato' fa danni. Così come lo fa il razzismo. E razzismo è anche ricondurre il dna di un popolo al crimine di un individuo".

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