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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

La moglie morì per emorragia: il marito chiede 10 mln di euro di danni

La donna è deceduta nel gennaio 2003 a seguito di un'emorragia, dopo essere stata ricoverata prima al San Filippo Neri e poi all'Irccs-Santa Lucia. L'uomo ha fatto ricorso al Tribunale e ha chiesto un risarcimento per 10 milioni di euro

Chiede un risarcimento di 10 milioni di euro per la morte della moglie che, per la difesa, è da imputarsi "alla condotta censurabile del personale medico". La donna è deceduta nel gennaio 2003, colpita da una emorragia del tronco encefalico e ricoverata prima al San Filippo Neri di Roma e successivamente all'Irccs-Santa Lucia, i due nosocomi ai quali l'uomo ha chiesto i danni.

Secondo l'uomo, la morte è stata causata da una serie di comportamenti del personale sanitario improntati alla negligenza e all'imperizia, ma gli accertamenti della magistratura penale si sono conclusi con una archiviazione del procedimento intentato per omicidio colposo.

Una perizia del medico legale però, come detto nel ricorso, ha recentemente stabilito che la morte della donna è stata conseguenza diretta "della condotta, censurabile sotto il profilo anche professionale, dei medici che la ebbero in cura". Alla luce di quella consulenza, visto che il tempo trascorso ha impedito la riapertura delle indagini per un reato, l' omicidio colposo che sarebbe caduto in prescrizione, il marito della donna, ha citato davanti al Tribunale di Roma le direzioni sanitarie degli ospedali coinvolti nella vicenda chiedendo il risarcimento. L'udienza si terrà il 28 maggio prossimo.
(ANSA)

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